
Per l’accusa avrebbe minacciato un 14enne costringendolo a rapporti sessuali, ora una 24enne lucchese (20 anni all’epoca dei fatti) dovrà affrontare un processo per violenza sessuale aggravata il prossimo 20 febbraio al tribunale di Lucca. Gli inquirenti, infatti, hanno chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio dal gup. Accuse che dovranno essere poi dimostrate in sede di rito abbreviato, come richiesto dalla difesa.
Un processo comunque complesso e delicato sia per i fatti oggetto d’indagine sia per la giovane età di entrambi, in particolare della presunta vittima. Investigatori e inquirenti si sono convinti della responsabilità dell’imputata dopo una serie di attività giudiziarie, tra perizie mediche, interrogatori e incidente probatorio, durante il quale nei primi mesi successivi all’avvio dell’inchiesta è stato ascoltato il giovane, presunta vittima di violenza sessuale. La ragazza lo avrebbe minacciato con un bastone, sempre secondo l’accusa, per poi costringerlo ad andare con lei in un luogo appartato, dove lo avrebbe costretto anche a spogliarsi ed infine ad avere un rapporto sessuale completo.
Tornato a casa turbato e in stato di choc, un paio di giorni dopo avrebbe raccontato tutto ai genitori che avrebbero poi chiamato le forze dell’ordine per l’inizio della fase investigativa. Durante questi mesi di indagini, da parte della polizia e del pm Sara Polino, la presunta vittima sarebbe stata sottoposta a ben due perizie mediche, agli atti del processo. La ragazza che avrebbe commesso violenza è difesa da due avvocati del foro di Lucca che al momento non hanno inteso rilasciare dichiarazioni. Questi in sintesi i fatti che saranno oggetto del processo di febbraio prossimo, durante il quale accusa e difesa avranno modo di dibattere a lungo, esponendo ognuno le proprie tesi, prima delle decisioni del giudice.
Vincenzo Brunelli