
Più tutela per i minori e le vittime di violenza della provincia di Lucca. Nelle ultime settimane è stato infatti redatto un protocollo d’intesa per la prevenzione e repressione degli abusi sui minori e dei reati contro le vittime di violenza. Questo protocollo ha l’obiettivo di facilitare la comunicazione tra i vari enti preposti per prevenire eventuali reati o individuare nel più breve tempo possibile situazioni di disagio e i colpevoli. L’intento è quello di favorire lo scambio rapido di informazioni da parte ditutti gli operatori del settore anche per poter mettere a sistema tutte le professionalità che operano in questo ambito.
Al protocollo hanno già aderito diversi enti tra cui la Procura della Repubblica di Lucca, il tribunale di Lucca, il tribunale dei minori di Firenze, La Provincia di Lucca, l’Asl Toscana nord ovest, i referenti dei codici rosa, l’ufficio scolastico provinciale oltre alle forze dell’ordine e a varie associazioni che si occupano di assistere le vittime di violenza. Al protocollo hanno anche già aderito i Comuni di Barga, Castelnuovo Garfagnana, Capannori, Gallicano, Lucca e Viareggio.
Nello specifico, le parti contraenti si impegnano a segnalare immediatamente all’autorità giudiziaria i casi di violenza di cui vengano a conoscenza, anche in deroga al segreto d’ufficio e al segreto professionale. Tale obbligo interesserà anche casi che avvengono all’interno degli istituti scolastici e obbligherà alla segnalazione anche insegnanti, educatori e assistenti sociali. Lo stesso dicasi per medici, psicologi e psichiatri operanti nel settore pubblico che, in virtù della loro professione, vengano a conoscenza di fattispecie di reato.
La convenzione stabilisce inoltre anche che sia obbligo per le parti interessate tutelare il rispetto e la dignità della vittima e, per questo motivo, dovrà essere prevista una formazione apposita del personale e la standardizzazione delle procedure di ascolto della vittima, soprattutto se minore di età. In particolare, le vittime dovranno essere lasciate libere di esprimersi come meglio credono onde evitare condizionamenti di sorta e, se necessario, alla presenza di uno psichiatra o di uno psicologo.