
Furto nella cassaforte della concessionaria. Ad essere colpita, nella giornata di ieri, è stata la Auto P, concessionaria Peugeot con sede a Guamo. La banda è entrata in azione durante la pausa pranzo. Si tratta verosimilmente di professionisti che avevano monitorato la concessionaria nei giorni precedenti al colpo. Circa 2mila euro in contanti il bottino che i ladri sono riusciti a portar via.
La banda ha atteso che tutti i dipendenti uscissero per la pausa pranzo prima di entrare in azione. Forzato il primo portone di ingresso, poi, è stato facile aprire una seconda porta di intermezzo nel corridoio che divide l’officina dalla concessionaria auto adiacente. Una volta entrati all’interno dei locali hanno puntato dritto verso un armadietto della zona amministrativa dove era custodita la cassetta di sicurezza nella quale vengono riposti e gestiti i contanti.
A parlare è uno dei soci della concessionaria, Alessandro Pomini: “Sapevano – dice – dove mettere le mani, perché sono andati dritti verso un armadietto e una cassetta di sicurezza. Secondo me erano venuti a fare un sopralluogo nei giorni scorsi, ma qui entra molta genta. Non saprei dire di più, se non che hanno atteso l’ora di pranzo e hanno verificato che tutti fossero andati via per agire”.
Forzata anche la cassetta i ladri hanno preso i soldi e sono scappati via senza lasciare tracce e senza altre visite nelle diverse zone dell’officina, segno evidente che sapevano benissimo cosa stavano facendo e dove dovevano mettere le mani. Nella zona non sarebbero presenti telecamere di sorveglianza e, al momento, non ci sarebbero testimoni dell’accaduto ma le forze dell’ordine, intervenute sul posto, stanno battendo alcune piste precise per risalire all’identità dei componenti della banda che avrebbe commesso altri furti simili nella zona nelle scorse settimane.
Le indagini proseguono dopo i sopralluoghi e le prime attività investigative in loco subito dopo l’intervento che è avvenuto alla riapertura dell’officine nel primo pomeriggio, quando i proprietari e i dipendenti si sono accorti del furto.
Vincenzo Brunelli