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Vede il suo orologio su un noto sito di vendita e acquisto on line, specialistico del settore, e chiama i carabinieri. Il Rolex gli era stato rubato un mese prima insieme ad altri sette orologi di lusso ed era finito in una nota orologeria della Versilia che lo aveva inserito anche sul portale più cliccato del settore, proponendone la vendita a circa 7mila euro.
Ma quando i carabinieri sono andati a verificare se l’orologio in questione corrispondesse a quello rubato al signore, residente a Frosinone, hanno sequestrato il prezioso accessorio perché corrispondeva nei numeri di serie a quello oggetto di furto ma non hanno potuto denunciare il negoziante. Il proprietario dell’oreficeria infatti era in possesso di regolari documenti d’acquisto, non in un luogo qualunque, ma durante la più importante e ufficiale fiera europea del settore, la Wta di Monaco di Baviera, a cura della “Watch Trader Association”.
L’evento si è svolto proprio nelle scorse settimane. I militari dopo aver restituito al legittimo proprietario l’orologio hanno sequestrato anche i documenti di vendita che risultano però intestati a un venditore straniero, di nazionalità russa. Non sarà semplice quindi chiedergli conto dell’accaduto. Forse impossibile. Nel mondo del lusso bisogna stare attenti anche quando si tratta d eventi ufficiali perché il business attira malintenzionati professionisti di ogni parte del globo. Le indagini comunque proseguono.
Vincenzo Brunelli