Banche abusive per riciclare soldi: blitz in Lucchesia

Due banche abusive dotate di ‘sportelli’ in esercizi commerciali nel centro storico di Firenze, tra cui due centri di servizi agli immigrati (agenzie di viaggio) e una macelleria, specializzate nel trasferimento di denaro frutto di attività illecite, in particolare spaccio di droga, che tra il 2017 e il 2018 avrebbero movimentato 5 milioni di euro dall’Italia al Marocco. È quanto scoperto dalla guardia di finanza di Firenze, che oggi ha arrestato 7 persone, 5 in carcere e 2 ai domiciliari, in esecuzione di una misura di custodia cautelare disposta dal gip su richiesta della pm Ester Nocera. Altre 5 persone sono state sottoposte all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Perquisizioni sono state eseguite anche a Lucca e a Massarosa, dove una persona risulta indagata.
Secondo quanto accertato dalla guardia di finanza, i destinatari delle misure, per la maggior parte marocchini, apparterrebbero a due gruppi criminali, organizzati per l’esercizio abusivo dell’attività finanziaria con carattere di transnazionalità e per il riciclaggio di denaro. I soldi venivano trasferiti eludendo i tradizionali canali del sistema bancario, attraverso WhatsApp: bastava inviare l’immagine di un’attestazione della somma di denaro che doveva essere consegnata al beneficiario in Marocco e i funzionari delle filiali abusive nord africane provvedevano a consegnare i soldi al destinatario del posto. Tra i servizi erogati dalle filiali abusive di Firenze anche depositi e prestiti fino a 150 mila euro. Per tutte le operazioni l’organizzazione tratteneva una commissione del 20 per cento.
Nell’ambito delle indagini questa mattina sono state eseguite 36 perquisizioni domiciliari nelle province di Firenze, Brescia, Massa Carrara e Lucca. Complessivamente risultano indagate 23 persone, residenti a Firenze, Fucecchio, Figline Valdarno, Sesto Fiorentino, Signa, San Casciano Val di Pesa, Massarosa, Massa e Desenzano sul Garda.