
Lo scorso anno aveva convinto un anziano signore di Capannori a versare oltre 2mila euro per cancellare un falso procedimento penale nei suoi confronti, spacciandosi pure per un impiegato del Tribunale di Roma, ora è stato rinviato a giudizio per truffa e sostituzione di persona. M.D.C., 50 anni di Monza dovrà comparire davanti al giudice monocratico del tribunale cittadino il prossimo 3 aprile per difendesi nel processo dalle accuse che gli muovono gli inquirenti.
Secondo l’accusa l’imputato aveva telefonato a casa della vittima convincendola, con particolare abilità, che era il caso di proporre oblazione e versare 2.200 euro in modo da cancellare il procedimento penale che da Roma avevano aperto nei suoi confronti. Circostanza assolutamente priva di fondamento. Ma l’anziano signore si era lasciato convincere da quell’uomo che con cortesie e gentilezza gli stava venendo incontro evitandogli un processo penale per un abbonamento non pagato ad una rivista di cui risultava intestatario. La vittima era purtroppo caduta nel tranello teso dall’imputato e aveva versato la cifra richiesta per annullare il finto procedimento giudiziario a suo carico su una Postepay. Dal racconto che poi in seguito la vittima aveva fatto a suo figlio, purtroppo dopo aver pagato, è venuta fuori la denuncia e quindi le indagini dei giudici lucchesi che hanno portato all’individuazione del responsabile che ad aprile prossimo sarà processato per aver ordito la truffa ai danni dell’anziano signore facendogli anche credere di essere un impiegato del Tribunale capitolino. La prudenza non è mai troppa quando qualcuno chiede soldi e bisognerebbe sempre avvertire, prima di pagare, le forze dell’ordine e chiedere consiglio e aiuto, perché purtroppo i truffatori sono sempre al lavoro, specialmente nei confronti di persone anziane.
Vincenzo Brunelli