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Orari degli autobus non rispettati e non sempre perché sono in ritardo. A volte paradossalmente accade anche il contrario e il tutto a fronte di un aumento dei costi. E’ quanto denuncia una utente, che ieri (27 ottobre) ha dovuto fare i conti con una situazione piuttosto particolare.
“Attorno alle 16,20 – racconta – mi stavo recando alla fermata C0349 presso Santa Maria del Giudice. Il pullman sarebbe dovuto passare alle 16,28. Data la scarsa fiducia nei confronti del trasporto pubblico che uso ormai come pendolare da molti anni, sono giunta alla fermata alle 16,22 dove il pullman stava già ripartendo per Lucca anticipatamente all’orario sopra scritto. Pur di non perderlo, mi sono letteralmente gettata in strada convincendo l’autista a fermarsi. Una volta salita, ho atteso l’arrivo al capolinea nella piazza del paese, in modo che il conducente non fosse impegnato nella guida. Così, sono andata a riferire con educazione e orari alla mano il fatto all’autista. Quest’ultimo con aria scocciata mi ha risposto con arroganza, superficialità e poca professionalità, credendo quasi di avere ragione, con frasi del tipo ’dovresti solo ringraziarmi perché ti ho aperto lo sportello’. Detto ciò, pagando un abbonamento annuo di 200 euro euro e dovendo sopportare spesso ritardi e disfunzioni del servizio pubblico, oltre ad accettare un aumento generale delle tariffe, vorrei che le istituzioni e la società si muovessero affinché questi disagi vengano risolti una volta per tutti”.