Legato, frustato e violentato da un amante occasionale

30 ottobre 2018 | 17:41
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Legato, frustato e violentato da un amante occasionale

Aveva conosciuto quell’uomo sui social network e, sulle prime, se ne era forse invaghito. La complicità tra i due uomini era nata in modo che sembrava loro del tutto spontaneo: entrambi cercavano un rapporto omosessuale da condividere senza troppe inibizioni o pensieri. Il limite, però, quando i due decidono di incontrarsi è stato subito superato. Questo almeno secondo il malcapitato che da quell’incontro occasionale è uscito come da un incubo, finendo in ospedale per ecchimosi e lesioni, dopo essere stato legato al letto, frustato, violentato e sodomizzato.

E’ quanto in denuncia ha raccontato la vittima, un uomo che si era lasciato convincere da un 58enne a raggiungerlo nella sua abitazione in provincia di Lucca, nella primavera scorsa. Nei messaggi che si erano scambiati, erano emerse alcune strane fantasie di rapporti spinti e sadomasochistici. La vittima era stato al gioco, mostrando inizialmente interesse, forse ritenendo che si sarebbe potuto fermare in tempo. Così, purtroppo, non sarebbe andata. Secondo lui ma anche secondo i giudici del tribunale di Lucca che lo hanno condannato a 4 anni per violenza sessuale e lesioni personali.
Stando alla ricostruzione fatta dalla vittima, una volta giunto a casa del 58enne fu invitato a scendere nel seminterrato. Lì, in una stanza nella penombra, c’era un letto su cui fu invitato a stendersi. A quel punto però nell’altro scattò qualcosa di repentino e irrefrenabile. La vittima fu legata con delle manette al letto, a pancia in giù. Al volto gli fu messa una maschera: a quel punto poteva scattare il pericoloso gioco. Il 58enne afferrò una frusta e iniziò a percuoterlo sulla schiena. Lui si mise subito a lamentarsi, chiedendo di smettere: quello, per lui, non era più il gioco. Ma l’altro, stando all’accusa, avrebbe continuato a infierire, lasciandosi andare ad altri giochi spinti che lasciarono letteralmente il segno.
La vittima fu infatti costretta a ricorrere ad un intervento chirurgico in anestesia totale e i medici gli riscontrarono lesioni in vari punti del corpo, eritema ai polsi, ecchimosi e lesioni da fustigazione al dorso e alla schiena. Ferite giudicate guaribili in 15 giorni. Un incubo finito poi in un’aula di tribunale.