
Per gli inquirenti sarebbero stati mescolati rifiuti pericolosi a rifiuti non pericolosi, indistintamente e senza le autorizzazioni di legge. Sono violazioni relative allo smaltimento dei rifiuti nel 2017 quelle contestate dagli investigatori al procuratore della Fondazione Carnevale di Viareggio, Paolo Polvani, che è stato rinviato a giudizio dalla magistratura lucchese per attività di gestione rifiuti non autorizzata e dovrà comparire in aula il 12 aprile prossimi davanti al giudice per difendersi in dibattimento dalle accuse che gli muove la Procura cittadina.
Nel 2016 la Fondazione aveva conferito l’incarico all’avvocato Polvani di procuratore speciale per la gestione di diverse attività legate al carnevale e al suo svolgimento, comprese quelle relative alla gestione della Cittadella del carnevale dove venivano poi smistati i vari rifiuti provenienti dalla lavorazione della cartapesta e per l’allestimento delle sfilate, carri compresi ovviamente. Secondo l’accusa, per l’appuntamento, parte dell’attività di gestione dei rifiuti prodotti non sarebbe stata svolta correttamente e in altri casi, secondo l’accusa, senza le relative autorizzazioni. Accuse da cui Polvani potrà comunque difendersi.
Il Carnevale di Viareggio, del resto, da 144 anni è la più spettacolare festa italiana, testimonianza delle capacità artistiche ed organizzative degli italiani nel mondo. Dal 1987 la Fondazione Carnevale è l’Ente che organizza la manifestazione. La Cittadella è costituita dai capannoni-laboratorio, da due nuclei di servizi e dall’edificio Museo. Tutti gli spazi esterni sono pavimentati con materiali permeabili, divisi per colore e per forma, articolati intorno ad un disegno complessivo. Particolare attenzione è stata posta per realizzare condizioni di lavoro all’interno dei capannoni, sicure ed agevoli, accogliendo suggerimenti ed osservazioni dai carristi. Ad aprile del prossimo anno l’inizio del processo.
Vincenzo Brunelli