
E’ rimasto con una gamba schiacciata in un macchinario per la lavorazione alla ditta Baldassari Cavi di viale Europa a Lammari. Un incidente sul lavoro che si è verificato nel turno di notte, attorno alle 2, e su cui stanno svolgendo accertamenti anche i tecnici della prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro dell’Asl Toscana Nord Ovest.
Stando ad una prima e ancora sommaria ricostruzione, il lavoratore, M.B. di 50 anni, sarebbe rimasto agganciato da un pallettizzatore ad un arto inferiore, rischiando di rimanere schiacciato. A dare l’allarme sono stati alcuni colleghi di lavoro, accorsi a soccorrere l’operaio dopo aver bloccato la macchina.
Il 118 ha inviato sul posto ambulanza e vigili del fuoco, per soccorrere l’operaio che è stato poi condotto al pronto soccorso del San Luca con il codice rosso. Ha riportato una sospetta frattura da schiacciamento di una gamba. Il macchinario è stato sequestrato per gli accertamenti del caso.
Sul nuovo incidente alla Baldassari Cavi polemizza i sindacati Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uilm: “Ancora una volta durante un turno notturno, ancora una volta su un macchinario di rilevanti dimensioni e, purtroppo, ancora una volta con conseguenze gravi per il lavoratore coinvolto – si legge in una nota -. Poniamo l’attenzione sulla ripetitività di piccoli e gravi eventi infortunistici in questa azienda che in questi ultimi due anni rischia di detenere il primato, certamente non invidiabile, del luogo di lavoro meno sicuro della provincia di Lucca. Nonostante gli sforzi profusi ed i tavoli di trattativa avviati l’azienda non sembra rispondere in modo concreto. Appare invece molto più interessata da una parte a salvaguardare tutte le apparenze e le carte relative agli adempimenti obbligatori in materia; dall’altra ad attivare solo azioni coercitive e punitive nei confronti dei lavoratori addetti alla produzione individuati come gli unici responsabili di qualsiasi ritardo o malfunzionamento. Serve una cultura della sicurezza diversa. Occorre vivere e trasmettere l’idea della sicurezza sul lavoro come una opportunità di crescita e di sviluppo e non come un ostacolo alla realizzazione dei quantitativi di produzione previsti a budget. Alla Baldassari siamo ancora molto lontani da questi risultati: malcelati segni di forzata condivisione ai tavoli di trattativa e nessuna risposta concreta sui luoghi di lavoro. Nonostante questo noi non rinunciamo alla nostra azione a difesa della salute dei lavoratori e quotidianamente continueremo ad impegnarci. Chiediamo, però, un aiuto agli organi preposti, una particolare attenzione al ripetersi di questi eventi ed una particolare incisività per cercare insieme di rompere quel muro di omertà che, se pur con responsabilità profondamente diverse a secondo dei livelli aziendali, rischia di trasformare un fiore all’occhiello dell’imprenditoria lucchese nella vergogna del nostro territorio”.