Muore dopo l’incidente di Halloween: pirata denunciato

Una notte di Halloween tragica, che ha cambiato per sempre la vita di una famiglia e degli amici di Michela Sotgia, la giovane di 19 anni di Nuoro, che giovedì notte (1 novembre) è stata travolta da un’auto pirata alla cui guida c’era un 31enne di Lucca ma originario della Germania che l’ha falciata insieme ai due amici che erano con lei, Paolo Francesco Macchitella, 19 anni di Ostuni, e Lorenzo Pettinari, coetaneo di Macerata, entrambi ancora ricoverati in prognosi riservata, il primo a Livorno, l’altro al Versilia. Per Michela, studentessa alla facoltà di fisica dell’Università di Pisa, la sua disperata lotta contro la morte è finita oggi (2 novembre) attorno alle 19, quando è terminata la procedura di osservazione durante il periodo di morte cerebrale. Ma il suo ingiusto e immane sacrificio servirà a salvare vite umane. I genitori, infatti, hanno dato l’ok all’espianto degli organi. L’ultimo gesto d’amore di Michela.
Intanto, il conducente che si è costituito alcune ore dopo aver travolto tre 19enni sul lungomare di Marina di Pietrasanta e poi è scappato, è stato sottoposto ad esami tossicologici per verificare se avesse bevuto alcolici o assunto sostanze psicotrope prima di mettersi alla guida. Ora la Polstrada, che sta conducendo le indagini, aspetta i risultati dei test. L’ uomo, un 31enne abitante a Lucca ha ferito in modo grave i tre, provocando la morte di una di loro dopo 24 ore di agonia, dopo l’impatto non si è fermato ed è fuggito. I tre avevano trascorso la serata di Halloween in una discoteca ed erano appena usciti dal locale Seven per rientrare dopo aver passato qualche ora di divertimento insieme. Attorno alle 3,40 però è stato per tutti e tre un incubo improvviso. L’auto condotta dal 31 li ha falciati scaraventandoli a terra con violenza. Ad avere la peggio era stata, fin da subito, Michela. Le sue condizioni erano disperate e purtroppo non ce l’ha fatta.
Il 31enne si era costituito ieri presentandosi con un legale, avvocato Federico Corti, in una stazione dei carabinieri di Lucca senza spiegare il perché della sua fuga benché si sia detto sconvolto per quanto accaduto. Per il momento essendosi costituito non va in carcere ed è indagato a piede libero.
Intanto il sindaco di Pietrasanta, Alberto Giovannetti promette di intervenire con l’installazione di dissuasori e con un aumento dell’illuminazione pubblica e della sorveglianza per rendere più sicuro il lungomare.