
Farà ‘lavori utili’ per un episodio di bullismo non nei confronti di un compagno (purtroppo un caso tristemente comune) ma contro la sua insegnante in classe. Il gup del tribunale dove il giovane è comparso assistito dal suo avvocato “sospende” il processo nei confronti dello studente, 20 anni all’epoca dei fatti, del liceo delle scienze umane ex Paladini, facente capo dell’Isi Machiavelli di Lucca, che a febbraio scorso aveva aggredito una sua insegnante in aula percuotendola e minacciandola e per il quale gli inquirenti avevano chiesto il processo per violenza a pubblico ufficiale. Lo studente che ora ha compiuto 21 anni è stato “messo alla prova” fino ad aprile del prossimo anno.
La sospensione del processo con messa alla prova è una modalità alternativa di definizione del processo, attivabile sin dalla fase delle indagini preliminari, mediante la quale è possibile pervenire ad una pronuncia di proscioglimento per estinzione del reato, laddove il periodo di prova cui acceda l’indagato, ammesso dal giudice in presenza di determinati presupposti normativi, si concluda con esito positivo. Lo studente dovrà quindi affrontare e superare alcune “prove” stabilite dal giudice per poi ripresentarsi in aula ad aprile del 2019. Alla scadenza del periodo di prova, l’ufficio esecuzione penale esterna trasmetterà al giudice una relazione dettagliata sul decorso e sull’esito della prova medesima. A quel punto il giudice stabilirà se archiviare il procedimento penale a suo carico o proseguirlo. Si tratta quasi sempre di lavori di pubblica utilità e colloqui con personale medico e assistenti sociali, nel caso ce ne fosse bisogno. Lo studente dopo essere stato redarguito e corretto dall’insegnante durante una interrogazione stando all’accusa avrebbe reagito in preda ad una specie di raptus aggredendo la docente afferrandola dal collo e spintonandola pronunciando anche affermazioni minacciose. “Ti ammazzo”, avrebbe detto alla docente che aveva poi interrotto la lezione e avvertito preside e carabinieri. Tre i giorni di prognosi che le erano stati diagnosticati dai sanitari. Da questo episodio è venuto fuori l’iter giudiziario ora sospeso per la messa alla prova dello studente indagato che se vorrà evitare guai giudiziari ancora più seri dovrà attenersi scrupolosamente alle indicazioni del gup.
Vincenzo Brunelli