
Un perito informatico di 42 anni, con una forte passione per la botanica, è stato arrestato dai carabinieri di Lucca per il reato di detenzione, coltivazione e spaccio di sostanza stupefacente. Nella sua abitazione di Capannori i militari hanno infatti recuperato circa 1,5 chili di marijuana, già confezionata in numerosi barattoli da 20 a 100 grammi.
Incensurato e di buona famiglia, il tecnico programmatore era entrato nel mirino dei Ccrabinieri nei giorni scorsi, perché sospettato di aver ceduto dosi di marijuana a un giovane lucchese, peraltro affetto da una forma di invalidità civile. I militari hanno cosi ricostruito la vita parallela del 42enne, che oltre a lavorare per una società, aveva sviluppato una particolare passione per le piante di una certa rarità e nella propria abitazione ne coltivava di diverse tipologie, compresa la canapa indiana, con la quale aveva forse deciso di arrotondare il proprio stipendio.
Una volta raccolti gli elementi a suo carico, icarabinieri hanno chiesto e ottenuto dalla procura della Repubblica presso il tribunale di Lucca un decreto di perquisizione domiciliare che hanno eseguito nella mattinata di mercoledì, rinvenendo l’importante quantitativo di marijuana oltre a tutto il necessario per la coltivazione, il confezionamento e lo spaccio della droga stessa. In particolare, in un piano rialzato della propria abitazione, l’uomo che vive da solo, aveva ricavato un’area interamente dedicata alla coltivazione, completamente attrezzata con un sistema di irrigazione e di illuminazione tale da riprodurre da luce naturale.
Nei confronti del programmatore, il cui spiccato interesse per la piante lo ha portato a finire in manette, sarà celebrata questa mattina l’udienza di convalida.