
Un significativo peggioramento nella percezione della qualità della vita rispetto ad un anno fa. È questo il dato significativo che emerge dalla ricerca annuale condotta da ItaliaOggi eUniversità La Sapienza di Roma in collaborazione con Cattolica Assicurazioni. In un contesto generale dove la qualità della vita tende a migliorare rispetto al 2017, specie nel nordest, la provincia di Lucca registra al contrario un clamoroso passo indietro rispetto ad un anno fa. Se da una parte si mentongono buone le performance del settore sanitario e della gestione dei rifiuti, dall’altro cresce il disagio sociale, il tasso di disoccupazione, specie giovanile, ma soprattutto il dato più allarmante è quello legato alla sicurezza con la provincia di Lucca che occupa l’ultimo posto assoluto per quanto riguarda i furti in appartamento e il 93esimo (su 110) per quanto riguarda scippi e rapine. Complessivamente, Lucca perde 11 posizioni rispetto al 2017 passando dal 55esimo al 66esimo posto. Una posizione che inserisce la provincia di Lucca nel gruppo 3 delle provincie, gruppo in cui si trovano le province in cui la qualità della vita è percepita come scarsa. Dati significativi che dovrebbero far riflettere tutta la comunità.
Lavoro e occupazione.Anche in questo settore, Lucca si inserisce nel gruppo 3 ed è una delle poche province del centro-nord (insieme a Lodi) a far parte di questa categoria mentre praticamente tutte le altre province toscane fanno meglio, con una situazione descritta come buona o accettabile. Tra i dati più significativi, emerge il tonfo relativo al tasso di disoccupazione. In base a questo particolare parametro, Lucca perde ben 31 posizioni, passando dal 54esimo all’85esimo posto con un tasso del 16,04%. Dato che fa il paio con il tasso di occupazione: anche qui il tonfo è stato abbastanza importante con Lucca che perde ben 18 posizioni passando dal 47esimo posto al 65esimo e un tasso del 58,23%. Più che negativo anche il tasso di disoccupazione giovanile con la provincia nel suo complesso che perde ben 24 posizioni rispetto al 2017 attestandosi all’88esimo posto con il 48,03%. In questo quadro si inserisce il dato dei protesti (mancati pagamenti di cambiali o assegni) dove Lucca si attesta infatti al 24esimo posto (tre posizioni in meno rispetto allo scorso anno). La situazione va ulteriormente peggiorando se si considera il dato del numero di start-up e Pmi innovative ogni 100mila imprese registrate. Lucca, in questo caso, si attesta nella parte bassissima della classifica, al 95esimo posto, perdendo ulteriormente terreno rispetto ad un anno fa, dove occupava l’88esima posizione, con una media di 48,75 ogni 100mila imprese. La situazione migliora se si considerano le imprese più tradizionali: in questo caso Lucca conferma la 28esima piazza già registrata lo scorso anno con 11053,75 imprese registrate ogni 100mila abitanti. Dato stabile anche per quanto riguarda il numero di imprese cessate nel 2018: Lucca conferma il 76esimo posto con 6,03 imprese cessate ogni 100 attive.
Ambiente. Anche qui Lucca perde molte posizioni passando dal 66esimo all’89esimo posto ed attestandosi nella fascia “insufficiente”. In questa particolare categoria, hanno giocato un peso molto rilevante le iniziative poste in essere dalle varie amministrazioni locali per promuovere l’ecosostenibilità. A questo si deve aggiungere il numero di giorni di sforamento di Pm10: Lucca anche in questo campo perde diverse posizioni passando dal 57esimo al 74esimo posto con 35 giorni di sforamento. Anche per quanto riguarda il verde pubblico la situazione non è positiva dato che la provincia occupa il 77esimo posto in classifica con “solo” 15,33 metri per abitante. La situazione migliora se si considera solo il Comune capoluogo: in questo caso Lucca sale al 60esimo posto.
Anche per quanto riguarda la produzione di rifiuti, la situazione non è rosea: se infatti Lucca guadagna 9 posizioni rispetto allo scorso anno, la situazione non è ancora delle migliori dato che Lucca si trova all’88esimo posto. D’altra parte, la provincia di Lucca è tra le più virtuose d’Italia per quanto riguarda la raccolta differenziata: Lucca occupa il sesto posto con una percentuale di riciclo del 77,82%.
Positiva invece la situazione delle piste ciclabili con Lucca che occupa la 35esima posizione. Il dato più lusinghiero è quello legato alle zone a traffico limitato dove Lucca occupa il quarto posto assoluto con 13,75 metri quadrati per abitante, superata solo da Siena Manotva e Pisa. Di contro, Lucca torna ad occupare le parti basse della classifica se si considera l’utilizzo dei mezzi pubblici. In questo caso la nostra provincia occupa l’88esima posizione.
Sicurezza. Migliora leggermente la percezione legata alla sicurezza. Rispetto al 2017 Lucca infatti passa dal 91esimo all’85esimo posto pur rimanendo nel gruppo in cui la qualità della vita è percepita come scarsa. Se da una parte sono in buona diminuzione i reati contro la persona, con Lucca che passa dal 54esimo posto nel 2017 al 43esimo nel 2018, rimangono stabili invece i reati contro il patrimonio con Lucca che guadagna solo una posizione, passando dal 103 al 102 della classifica. Lucca occupa però le posizioni bassissime della classifica se si considerano il numero di omici volontari ogni 100mila abitanti. Qui si registra una media di 1,28 omicidi ogni 100mila abitanti e la 101esima piazza. Diminuiscono invece gli omicidi colposi e preterintenzionali: Lucca guadagna 30 posizioni passando dal 93esimo al 33esimo posto con una media di 3,07 omicidi ogni 100mila abitanti. Se si considera invece il numero dei tentati omicidi, Lucca fa un salto in avanti ancora più grande passando dal 74esimo al 24esimo posto con 0,77 tentati omicidi ogni 100mila abitanti. Passo indietro invece per quanto riguarda lesioni e percosse con la provincia che passa dal 60esimo al 69simo posto con 134,14 reati ogni 100mila abitanti. In diminuzione invece il numero delle violenze sessuali: Lucca sale dal 72esimo al 60esimo posto con 5,89 casi ogni 100mila abitanti. Balzo in avanti anche per quanto riguarda i sequestri di persona con Lucca che guadagna 24 posizioni attestandosi al 15esimo posto con 0,77 casi ogni 100mila abitanti. Positivo anche il dato riguardante lo sfruttamento della prostituzione con Lucca che passa dal 25esimo al 15esimo posto.
In aumento invece i reati derivanti da traffico di stupefacenti con la provincia che passa dal 45esimo al 78esimo posto con 60,41 casi ogni 100mila abitanti. Male anche per quanto riguarda scippi e borseggi con la provincia che mantiene le posizioni basse della classifica (99) con 398,83 casi ogni 100mila abitanti. In aumento anche i furti d’auto, con Lucca che passa dalla 30esima alla 39esima posizione con 50,17 casi ogni 100mila abitanti. Desolante ultimo posto per quanto riguarda i furti in appartamento con 650,74 casi ogni 100mila abitanti. Posizioni basse della classifica per quanto riguarda le rapine nelle banche e negli uffici postali. Lucca occupa la 93esima posizione con 2,30 casi ogni 100mila abitanti.
Disagio sociale. Anche per quanto riguarda il disagio sociale la provincia di Lucca occupa le parti basse dalla classifica, passando dall’87esimo al 101esimo posto. Aumentano gli infortuni sul lavoro: Lucca passa dall’87esimo al 93esimo posto con una media di 35,80 infortuni ogni 1000 occupati. Migliora invece il dato per quanto riguarda le morti per tumore con Lucca che passa dal 61esimo al 48esimo posto con 26,62 casi ogni 100 morti. Positivo anche il dato per morti e feriti a causa di incidenti stradali: Lucca passa dal 26esimo al 17esimo posto con 135,66 casi ogni 100 incidenti. Tonfo significativo per quanto riguarda la percentuale di suicidi: Lucca passa dal 58esimo al 94esimo posto con 356,97 casi ogni 100mila abitanti. Anche per quanto riguarda i reati a sfondo sessuale Lucca occupa il 98esimo posto con 3,58 casi ogni 100mila abitanti.
Sanità. Il quadro è leggermente migliore considerando la categoria “sistema salute” dove la provincia di Lucca occupa il 30esimo posto e si attesta nel gruppo delle province in cui la qualità dei servizi erogati è considerata “accettabile”. Rispettivamente all’organico di medici e infermieri in base alle dimensioni delle strutture, Lucca occupa il 12esimo posto e si inserisce nel gruppo 1. Non buona invece la situazione per quanto riguarda i posti letto in reparti specialistici, con Lucca che si attesta al 71 esimo posto, nel gruppo 3. Relativamente al numero di medici ospedalieri per 100 posti letto la provincia occupa il settimo posto.
Tenore di vita. In conclusione, per quanto riguarda il tenore di vita Lucca si ferma a metà classifica ma perde 10 posizioni rispetto al 2017 fermandosi al 61esimo posto. Per quanto riguarda la spesa mensile pro-capite, la provincia si mantiene stabile al 32esimo posto con un importo medio di 1248,79 euro. Stabile anche il dato relativo alle pensioni, con Lucca che mantiene la 55esima posizione con una media di 813,2 euro. Negativo invece il dato della variazione dei prezzi al consumo la provincia passare dal 45esimo al 101esimo posto con un aumento medio di 1,60 euro.