Picchiava i familiari, condannato 36enne

21 novembre 2018 | 09:11
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Picchiava i familiari, condannato 36enne

Per mesi ha maltrattato e picchiato genitori e fratelli in un delirio violento che sembrava non dovesse finire mai. Un incubo per tutta la famiglia. Ora T. A. 32 anni di un comune della Versilia è stato condannato a 2 anni di reclusione e a 2 anni di libertà vigilata dal gup del Tribunale cittadino durante il processo celebrato con il rito dell’abbreviato dei giorni scorsi.

Per i giudici aveva sottoposto i genitori a continue vessazioni e umiliazioni arrivando fino alle botte vere e proprie, spaccando televisori e suppellettili di casa e costringendo tutti a vivere nel terrore. Una persona indubbiamente complicata da gestire in un’abitazione. L’uomo è anche seguito da sanitari specializzati ma secondo l’accusa i suoi problemi con alcol e droga hanno peggiorato la sua situazione personale che fino a poco tempo fa scaricava in termini di violenza sul suo stesso nucleo familiare. Tutti i suoi familiari, che abitavano con lui, infatti, hanno dovuto in diverse occasioni ricorrere a cure mediche tra botte ricevute direttamente e oggetti lanciati addosso di vario genere e tipo. In un’occasione ha anche divelto il cancello di casa e preso a pugni i contatori della luce e spaccato le porte interne. Troppo per quella famiglia che subiva nella speranza di ricondurlo alla ragione. Ma solo l’intervento delle forze dell’ordine, prima, e della magistratura poi, hanno potuto ridare un minimo di tranquillità alla famiglia distrutta comunque e sfiancata dal comportamento aggressivo e violento dell’imputato. Per i giudici è responsabile penalmente di lesioni aggravate e maltrattamenti in famiglia e per questi reati è stato condannato. La sua condotta inoltre non è stata ritenuta compatibile con le normali condizioni di vita e di coabitazione con i suoi familiari che erano divenuti ormai le sue vittime quotidiane.

Vincenzo Brunelli