L’ambulanza non passa, scatta la petizione

26 novembre 2018 | 10:47
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L’ambulanza non passa, scatta la petizione

Macchine parcheggiate sui lati della strada in via Mazzarosa, nell’ultimo tratto al confine fra San Concordio e San Donato e l’ambulanza non riesce ad arrivare a soccorrere un infartuato. Nasce da questo episodio la raccolta firme di alcuni condomini della strada, indirizzata a procura della Repubblica, Comune e polizia municipale, per istituire un divieto di sosta.
“Siamo i condomini di Via Mazzarosa 190, palazzo A e palazzo B, in fondo alla medesima strada – scrivono – che da oltre 40 anni presenta forti criticità per il passaggio di autovetture e soprattutto di mezzi di soccorso che spesso non passano, costringendo gli addetti a venire a piedi con carrozzelle a prelevare malati, e talvolta qualcuno con malori improvvisi. Non parliamo poi di un eventuale incendio, per fortuna ancora non verificatosi e speriamo mai, che certamente impedirebbe l’accesso all’automezzo dei vigili del fuoco, ben più grande di un’ambulanza. Tenete presente che via Mazzarosa è la sola via d’accesso ai due condomini”.

“Per evitare una possibile, ma probabile evenienza di una disgrazia – proseguono i condomini – che porrebbe certamente problematiche ben più gravi delle attuali, vi preghiamo di intervenire nel risolvere tale situazione, anche perchè le villette del tratto (lungo circa duecento metri), hanno tutte i parcheggi interni per collocare le proprie autovetture, anzichè lasciare le macchine lungo la strada rendendo di fatto la strada, già stretta di suo, ancora più stretta. Basterebbe un divieto di sosta su entrambi i lati per risolvere il problema, mentre adesso è solo da un lato”.
“Ieri – spiegano – si è verificato l’ennesimo caso di un infartato, prelevato con carrozzella attorno alle 9, perché l’ambulanza non passava, e successivamente operato all’ospedale di Lucca con urgenza. Anche in questo caso abbiamo sfiorato la tragedia, altri casi si sono verificati in passato. Lo scopo della presente è quello di sensibilizzare le autorità preposte a trovare una soluzione condivisa con tutti i soggetti interessati: in caso contrario, ognuno si prenderà le proprie responsabilità qualora succedesse in futuro qualcosa di grave. Abbiamo anche scattato alcune immagini: dopo qualche minuto che i residenti vedono scattare le foto, le macchine in parcheggio scompaiono rapidamente. Dal giorno dopo, tutto ritorna come prima”.