
Mentre le strade si riempiono di luci e decorazioni natalizie e nei Comuni si discute sulle politiche di lotta alla povertà c’è chi, ormai senza più casa, trova riparo dal freddo sulle poltroncine della sala d’attesa del pronto soccorso. Un’altra triste storia di disagio sociale e povertà quella che ci viene segnalata dal personale sanitario del San Luca che da circa quattro giorni è divenuto l’unico rifugio sicuro di una donna, una delle tante che si è ritrovata in strada per varie vicissitudini della vita.
La donna, italiana e poco più che 60enne, secondo quanto raccontato dal personale sanitario non chiede nulla a nessuno, da giorni se ne sta in un angolo del pronto soccorso cercando solo di riscaldarsi e di ripararsi dalla pioggia, allontanandosi di tanto in tanto. Non una parola, non una richiesta. Un dignitosissimo silenzio che chiede solo una poltroncina all’asciutto adesso che il freddo non le permette più di arrangiarsi all’aperto come meglio può. Durante le ore più fredde della giornata, quando il caos dell’ospedale si affievolisce, il personale cerca di portarle un po’ di conforto offrendole coperte e tazze di the caldo, ma la situazione è comunque gravissima poichè non può trascorrere la notte nei locali adibiti ai pazienti in attesa di cure.
Il caso, come spiegato dal personale che ha preso la vicenda molto a cuore, è stato segnalato alla Caritas e agli assistenti sociali del Comune ed è ancora in attesa di una soluzione.
Giulia Prete