Strage di Viareggio, respinta l’istanza di annullamento

La corte di appello di Firenze nell’udienza odierna ha respinto la richiesta di annullamento della sentenza del processo di primo grado per la strage di Viareggio, emessa dal tribunale diLucca, rigettando l’istanza di alcune difese. Dopo camera di consiglio, il presidente del collegio Paola Masi ha dichiarato infondata l’eccezione presentata dalle difese degli imputati, le quali avevano avanzato dubbi circa i criteri di composizione del collegio del tribunale di Lucca. La questione, che era già emersa in primo grado, riguardava la presenza, tra i giudici chiamati a formare il collegio, di magistrati legati per vari motivi a Viareggio, anche per averci svolto la professione quando il tribunale di Lucca aveva una sede distaccata nella città.
La decisione circa la composizione del collegio giudicante, ha affermato la corte di appello fiorentina riprendendo le motivazioni già esposte dai giudici di primo grado, è stata “corretta e doverosa”.
La corte di appello di Firenze ha quindi stabilito il calendario delle prossime udienze. Il processo ricomincerà il 22 gennaio con la relazione e proseguirà il 23 gennaio. Altre date il 4, 5 e 6 febbraio – dedicate alla requisitoria della procura generale -, l’11,12 e 14 febbraio – per gli interventi delle parti civili -, quindi dal 18 febbraio, con udienze fissate ogni lunedì, martedì e giovedì, sarà la volta delle difese.
Da febbraio il processo sarà spostato in un’aula più capiente per fornire uno spazio adeguato ai numerosi avvocati della difesa e delle parti civili (oltre 70 quelle costituite).
“Alcuni avvocati mi hanno fatto presente che il carico di udienze è rilevante – ha affermato in aula il presidente del collegio Paola Masi – Ma se tre udienze a settimana paiono eccessive dobbiamo però tenere conto della possibilità di rinvii per un qualsiasi impedimento legittimo o di altre possibili astensioni”.
“La presidente del Collegio – ha detto Stefano Baccelli, consigliere regionale del Pd – con la sua ordinanza ha respinto le eccezioni delle difese che pretendevano l’azzeramento del processo di primo grado. Respinto è il termine tecnico ma in questo caso si tratta di un puro eufemismo, le ha demolite con motivazioni puntuali, rigorose e decisamente convincenti. Finalmente il processo di appello può partire. E parte con una cadenza serrata, ben tre udienze a settimana. Non potevamo augurarci niente di meglio”.
Soddisfazione anche dalla Provincia di Lucca: “A questo punto del processo – commenta il consigliere provinciale delegato Luca Poletti – dopo le sentenze di primo grado lette dal Tribunale di Lucca il 31 gennaio 2017, sarebbe non accettabile oltre che dannoso e irrispettoso nei confronti dei familiari delle 32 vittime della strage del 29 giugno 2009, far ripartire da capo il processo stesso come se nulla fosse stato discusso, approfondito, dibattuto, evidenziato. Nelle motivazioni della Corte di Appello fiorentina viene quindi confermata la correttezza del lavoro svolto dal Tribunale di Lucca e l’imparzialità dei giudici. Esprimo quindi la mia soddisfazione per questa decisione che conferma la bontà dell’operato del Tribunale di Lucca ed anche l’organizzazione delle udienze comunicata dal presidente della Corte di Appello oggi fa ben sperare sui tempi processuali. Giustizia e verità per le vittime e per i loro familiari”.
Con il pronunciamento del Tribunale di Firenze si conferma al momento anche la presenza delle parti civili nel processo, tra cui quella della Provincia di Lucca, sempre presente alle udienze del processo di primo grado come a quelle del secondo iniziato lo scorso 13 novembre.