
Rinviate a giudizio le 4 badanti che, per l’accusa, avrebbero raggirato un’anziana donna, di 94 anni, facendosi “regalare” oltre 40mila euro in un anno. Le 4 donne, tutte residenti in Versilia, sono accusate di circonvenzione di incapace aggravata in concorso. A maggio del prossimo anno dovranno presentarsi in aula per difendersi dalle ipotesi della magistratura inquirente lucchese.
Avrebbero dovuto occuparsi della donna anziana di cui erano badanti e assistenti per conto della famiglia ma in poco più di un anno, secondo l’accusa, le avrebbero portato via oltre 40mila euro. Le donne, che a turno badavano l’anziana si sarebbero organizzate per spillarle soldi. I fatti risalgono a un paio di anni fa quando la famiglia dell’anziana donna, che oggi ha 94 anni, per motivi di salute oltre che legati all’età, aveva assunto le 4 indagate con varie mansioni per accudire la vittima in un comune della Versilia. Ma dopo circa un anno i familiari si sono accorti di questo ammanco sul conto corrente dell’anziana signora e, a seguito di denuncia alle forze dell’ordine, è venuta fuori l’intera faccenda. Decine e decine di assegni a firma della vittima intestati alle 4 indagate senza alcun motivo, perché regolarmente retribuite. Gli inquirenti sono riusciti a risalire a tutti gli assegni, circa 30, incassati dalle 4 indagate che, sempre secondo l’accusa, avrebbero agito di comune accordo. L’anziana signora ha da tempo un amministratore di sostegno che ne cura gli interessi e sono state assunte altre persone per i diversi aspetti di cui ha bisogno la donna quotidianamente, perché i parenti vivono in altre città. Nessuno potrà dunque più raggirare l’anziana donna, vittima di uno dei crimini più aberranti proprio perché commessi, secondo l’accusa, ai danni di una persona in stato di bisogno. A maggio il processo.
Vincenzo Brunelli