
Ha aggredito due agenti della polizia penitenziaria poi, con un gesto dimostrativo, ha dato fuoco al materasso della sua cella: il detenuto che ieri (7 gennaio) ha creato attimi di panico all’interno del carcere San Giorgio di Lucca è stato già trasferito in un altro istituto penitenziario. A darne notizia è lo stesso ministero della Giustizia che ha subito preso provvedimenti nei confronti dell’uomo, di origini tunisine.
Secondo quanto era stato denunciato dal sindaco della polizia penitenziaria Sappe, il detenuto aveva prima aggredito alcuni agenti di polizia penitenziaria, scagliandosi contro di loro senza motivo e procurando ad un sovrintendente una prognosi di 25 giorni; successivamente, nella camera detentiva dove era stato ristretto, aveva innescato un incendio dando fuoco al materasso e provocando un’espansione di fumi tale da dover richiedere l’evacuazione dell’intera sezione per qualche ora. Per lui è immediatamente scattato il trasferimento per motivi di sicurezza, come previsto dalla circolare firmata dal capo del dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, Francesco Basentini nell’ottobre scorso. Attualmente si trova ristretto nel nuovo istituto.
Il caso di ieri ha purtroppo riacceso, in negativo, i riflettori sulla situazione all’interno del carcere di Lucca, a pochi giorni dalle polemiche sorte per la morte di un detenuto a seguito di un malore.