Concorso per infermiere dirigente, bocciati i lucchesi

Tutti bocciati i lucchesi ex Asl 2 al concorso regionale per dirigente infermieristico. Un fatto che secondo i sindacati costituirebbe la prova dell’annichilamento delle professionalità locali a favore di una tendenza ad assegnare ruoli dirigistici a personalità provenienti da altri territori.
“Dopo tanti anni Estar ha organizzato il primo concorso per dirigente infermieristico a carattere regionale. Dispiace – sottolineano i sindacati – dover constatare che nessuno dei concorrenti lucchesi è riuscito a superare la prima prova scritta, tutti bocciati. Un esito che lascia amarezza e che conferma quelli che erano i nostri timori: Lucca negli anni è stata utilizzata come trampolino di lancio per dirigenti della sanità provenienti da altri territori, annichilendo di fatto quella che poteva essere la futura classe dirigente locale”. Un’analisi lucida, carica di rimpianti, che arriva dai segretari dei sindacati di categoria, Cgil Fp, Cisl Fp e Uil Fpl. Le graduatorie della prova scritta per il maxi concorso da dirigente infermieristico sono state pubblicate mercoledì scorso sul sito Estar e la tabella non lascia spazio a interpretazioni: “Hanno partecipato alcuni concorrenti di Lucca ma nessuno, a quanto pare, era all’altezza neppure della prima prova. Il giudizio della commissione, che ha valutato gli elaborati giustamente secondo i criteri previsti dalla legge e dal bando, è stato impietoso: nessuno dipendente ex Usl 2 è stato ritenuto idoneo dalla commissione. Oltre all’amarezza per i candidati rimasti al palo, professionisti bravissimi, che si sono sempre distinti per la loro professionalità – aggiungono i sindacati -, non possiamo non tracciare alcune valutazioni di carattere generale visto che nelle altre varie zone, da Pisa a Livorno passando per Massa Carrara e la Versilia, c’è comunque qualcuno che va avanti nel concorso. Quanto accaduto è l’evidente risultato di scelte politiche disattente verso il territorio, contrarie alla crescita personale dei nostri professionisti della sanità con particolare riferimento al settore infermieristico. La bocciatura cancella quella che era una nostra ambizione e speranza, di vedere un lucchese in graduatoria. Ci domandiamo quale futuro ci sia per la classe dirigente lucchese nel settore infermieristico: quando andranno in pensione quelli che ci sono ora, quindi, non ci resterà nessuno? Siamo convinti che la politica e l’azienda Usl Toscana Nord Ovest devono tornare a occuparsi maggiormente di Lucca e dei suoi professionisti nel settore sanitario – concludono le funzioni pubbliche di Cgil, Cisl e Uil – per non essere relegati a un territorio di periferia, facile preda per ambizioni di altre province. Cosa che invece non è stata fatta. Il nostro territorio, per usare un eufemismo, ha ricevuto pochissime attenzioni dalla direzione dell’Usl Nord Ovest. Lucca è il territorio con meno direttori di dipartimento e con meno direttori di area. É ora che la politica, che i sindaci, si occupino di più e con più costanza della Sanità sul nostro territorio. Una politica territoriale di assunzioni e di creazione di quadri sanitari è la cosa più importante per la sanità territoriale ed ospedaliera. Il nostro non è ‘mero campanilismo’ ma la semplice constatazione che Lucca è la zona più bistrattata dalla Usl. Controlliamo assunzioni e numero di dirigenti e così potremo tutti verificare che il nostro territorio sta restando indietro, molto indietro”.