
Per l’accusa sarebbe lui il rapinatore seriale che aveva seminato il panico in Versilia utilizzando una pistola carica di spray al peporoncino per minacciare gli esercenti e derubarli. I carabinieri di Lido di Camaiore lo hanno fermato il 5 gennaio scorso e posto agli arresti domiciliari in una comunità terapeutica su ordinanza del giudice. Sarà processato ad aprile.
L’uomo, S.N., 37 anni di Viareggio, deve rispondere di tre rapine perpetrate e una tentata, ai danni di alcuni esercizi commerciali, per la somma di circa 2mila euro. Una indagine giunta a conclusione in tempi brevissimi, grazie all’impegno dei carabinieri, come aveva sottolineato anche il procuratore Suchan. Per lui il gip ha stabilito che sarà processato con il rito immediato il prossimo 2 aprile.
Già noto ai carabinieri per uso personale di sostanze stupefacenti, ma senza alcuna condanna definitiva precedente, è accusato di aver minacciato con una pistola senza proiettili, carica di spray al peperoncino i commercianti presi di mira. Aveva anche un coltello e, secondo l’accusa, avrebbe agito in solitaria. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l’uomo è stato rintracciato soprattutto grazie alle segnalazioni precise dei cittadini che hanno contribuito con descrizioni precise e dettagliate del volto e dell’abbigliamento del malvivente subito dopo i colpi: la pattuglia di servizio a Lido di Camaiore lo ha riconosciuto, a notte inoltrata, mentre tornava a casa in bicicletta. A quel punto è stata fatta scattare una perquisizione domiciliare: a casa del sospettato i carabinieri hanno trovato indumenti simili a quelli utilizzati per le altre rapine. Messo alle strette dagli inquirenti avrebbe alla fine ammesso i colpi: “L’ho fatto – avrebbe confessato – per comprarmi la droga”. Per questo motivo il giudice gli ha concesso gli arresti domiciliari in una comunità terapeutica di recupero. Ad aprile il processo.
v.b.