
L’inferno in casa. Un incubo per una giovane donna, maltrattata e picchiata dal marito padrone che ora finisce a processo per quelle violenze. Una storia di maltrattamenti destinata a finire davanti al giudice. Il marito padrone è accusato di diversi episodi. Nell’ultimo, in ordine cronologico, aveva colpito così forte la moglie da costringerla, secondo l’accusa, al ricovero ospedaliero per le ferite riportate, ora il gup del tribunale di Lucca lo ha rinviato a giudizio, accogliendo la richiesta degli inquirenti. Lui, 38 anni, di Lucca, dovrà comparire in aula il prossimo 17 maggio per difendersi in dibattimento dalle gravi accuse che gli muove la procura.
Maltrattamenti in famiglia aggravati e lesioni personali aggravate, questi i reati contestati. L’uomo, secondo l’accusa lo scorso mese di agosto aveva infierito con la cintura dei pantaloni e il manico di una scopa su sua moglie, provocandole fratture allo zigomo, diversi ematomi e lesionandole anche un dente. Una violenza inaudita che sempre secondo gli investigatori l’uomo perpetrava già da tempo nei confronti della consorte, anche in presenza dei figli minori.
Per l’ultimo episodio era stato denunciato e gli era stato vietato l’avvicinamento sia alla moglie sia ai figli che alla casa e a tutti i luoghi di usuale frequentazione. Ma dalle attività successive di indagine è venuto fuori un quadro ancor più cupo, se possibile, e inquietante. Per l’accusa l’imputato maltrattava e vessava già da parecchio tempo la moglie, umiliandola e offendendola e colpendola spesso per futili motivi, sempre con scopa e cintura. Queste almeno le ipotesi accusatorie. L’ennesimo episodio di violenza domestica di genere in Italia che preoccupa, e non poco, cittadini e istituzioni.
La donna e i figli sono assistiti sia da un punto di vista legale sia da un punto di vista medico, per essere aiutati a superare i terribili traumi subiti dall’uomo che avrebbe dovuto, invece, prendersi cura di loro amorevolmente o divorziare, se non riteneva più possibile la convivenza. Una scia di violenza, quella degli uomini sulle donne, che sembra non finire mai. A maggio il processo.
Vincenzo Brunelli