Migrazione e salute, incontro a Villa Bottini

9 febbraio 2019 | 16:28
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Migrazione e salute, incontro a Villa Bottini

Oltre cento persone tra medici, operatori, mediatori culturali, insegnanti e semplici cittadini hanno partecipato all’incontro dal titolo Migrazione, salute e diritti tenutosi ieri (8 febbraio) a Villa Bottini. L’iniziativa, promossa dall’amministrazione comunale, in collaborazione con il Centro di salute globale della Regione Toscana e con il sostegno dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, è servita per fare chiarezza e approfondire le conseguenze del decreto sicurezza sul territorio lucchese.

In particolare è stato l’avvocato Luigi Tessitore dell’Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione a mettere in risalto le criticità maggiori, che riguardano proprio i migranti in possesso del permesso umanitario. Tessitore ha illustrato le varie tipologie di permesso e ha dedicato un’attenzione particolare a quelle cosiddette “a imbuto”: si tratta di quei permessi che hanno sostituito l’umanitario, ma che non sono convertibili in permessi di soggiorno qualora il migrante trovasse lavoro. L’avvocato Tessitore si è inoltre soffermato sul caso Diciotti riflettendo sul pericolo rappresentato dal considerare le decisioni dei singoli al di sopra delle leggi.
“Si sta parlando delle situazioni di maggiore vulnerabilità – spiega l’assessora la sociale del comune di Lucca, Lucia Del Chiaro – Fino a ottobre scorso i migranti in possesso del permesso umanitario lasciavano i Centri di accoglienza straordinaria per entrare nel sistema di protezione dei richiedenti asilo e rifugiati, che sono percorsi di reale integrazione sul territorio. Col decreto Salvini non è più così: questo provvedimento al contrario predilige i Cas e crea una situazione di reale difficoltà e insicurezza per le amministrazioni comunali. Lasciare queste persone abbandonate a loro stesse provocherebbe situazioni incontrollate e dunque anche di maggiore potenziale pericolo per i territori”.