





Oltre 80 persone hanno partecipato questa mattina (12 febbraio) ad un presidio organizzato all’interno del piazzale per la sosta dei camper in viale Luporini. Su quest’area infatti dovrebbe sorgere un nuovo ripetitore per la telefonia mobile, voluto dalla compagnia Iliad Spa. I cittadini arrivati per protestare lamentano essenzialmente la scarsa comunicazione per avvisare la costruzione delle nuove antenne. Tra le preoccupazioni dei manifestanti anche l’arrivo a Lucca della tecnologia 5g.
Tanti gli abitanti, insomma, che hanno manifestato il loro malumore per l’installazione della nuova stazione radiobase.
Tra questi c’erano anche membri dell’associazione Lucca ti volgio bene, che hanno promosso il sit in. “Il presupposto dell’incontro di quest’oggi nasce innanzitutto dall’effettiva mancanza di una efficiente comunicazione da parte dell’amministrazione comunale nel dare notizia di un progetto o di un’istallazione come in questo caso di un antenna – spiega Marco Santi Guerrieri per l’associazione -. Come sappiamo Lucca è partner primario assieme a Barcellona del progetto europeo 5gcity. In sostanza Lucca sarà città campione per il test di questa nuova tecnologia che ricordiamo essere basata su una piattaforma cloud e radio distribuita per i comuni e i proprietari di infrastrutture che fungono da host 5g neutri. Lucca sarà pertanto prossima a diventare una ‘smart city’ e pertanto la cittadinanza fortemente sottoposta, anche se in tempi lunghi, ad una progressiva esposizione quotidiana a radiazioni elettromagnetiche, bidirezionali e di altissima frequenza”.
“Non voglio entrare nel dettaglio e nei tecnicismi e tanto meno voler creare allarmismo – precisa Santi Guerrieri – ma a dirla tutta ben poco ancora si sa su quali siano i reali effetti che le alte frequenze in gioco possono causare sulla salute umana. Ed ancora, bene si sappia che tale tecnologia prevede un incremento esponenziale di antenne e ripetitori posti a distanze estremamente ravvicinate e fortemente concentrate nelle aree maggiormente abitate. Cosa accadrà negli anni a divenire? Saranno ancora valide le aree ad oggi individuate dal Comune di Lucca per le istallazioni degli impianti, già oggi in alcuni casi palesemente sature, o dovranno inevitabilmente aggiungersene altre?”.
“L’associazione – conclude Santi Guerrieri – costituirà uno specifico comitato locale che andrà ad aggiungersi agli altri già presenti sul territorio. La popolazione, pretende, non solo garanzie ma precise affermazioni sul reale stato di quello che sarà il futuro di Lucca circa i temi citati. Presto inizieranno gli incontri con vari professionisti esperti del settore. Tanti gli aspetti che saranno analizzati, dall’impatto ambientale agli aspetti medico sanitari, che a quanto pare a questa data latitano”.