
Non luogo a procedere. E’ questa la decisione del giudice delle udienze preliminari del tribunale di Milano, che proscioglie il patron del Lucca Summer Festival Mimmo D’Alessandro e la società stessa dalle accuse che erano state ipotizzate dalla procura di Milano relativamente al caso del “bagarinaggio online”, il ‘secondari ticketing’ detto in gergo, quel purtroppo diffuso costume (quanto illegale) sulla rete.
La D’Alessandro e Galli e il suo legale rappresentante, difesi dagli avvocati Florenzo Storelli, Tullio Padovani e Francesco Marenghi, si erano fin dall’inizio dichiarati totalmente estranei ai fatti. E in effetti la difesa è riuscita a sgretolare il castello accusatorio della procura che su sospetti casi relativi ad alcuni concerti aveva aperto un’indagine dopo un servizio in tv alla trasmissione Le Iene.
“Prendiamo atto con grande soddisfazione della decisione del gup del Tribunale di Milano – scrivono i legali di disporre sentenza di non luogo a procedere per insussistenza dei fatti contestati nei confronti di D’Alessandro e Galli e del suo legale rappresentante, Domenico D’Alessandro, nel cd procedimento sul secondari ticketing, nel quale è stata affermata l’insussistenza dei fatti contestati e la conseguente estraneità ad ogni fenomeno distorsivo del mercato. Abbiamo confidato, come sempre, nel doveroso corso della giustizia, non rilasciando sino ad ora alcuna dichiarazione alla stampa in ordine al grave danno reputazionale che questa inchiesta ha causato alla società. Per fortuna, il tempo, come si usa dire, è galantuomo, e riafferma la dignità di un gruppo di lavoro, diretto da Mimmo D’Alessandro e Adolfo Galli, da sempre impegnato nella promozione della cultura musicale e degli eventi verso la più ampia platea di appassionati”.
L’indagine che aveva preso in esame concerti organizzati dal 2011 al 2016. Nell’ambito dell’inchiesta del pm Adriano Scudieri, che era stata chiusa a fine giugno per dieci persone, erano stati coinvolti per i reati di aggiotaggio e di truffa, fra gli altri, oltre a D’Alessandro, anche Roberto De Luca e Antonella Lodi di ‘Live Nation Italia’ e ‘Live Nation 2’, Corrado Rizzato, ex amministratore di ‘Vivo’.
La procura milanese aveva chiesto il processo anche per Charles Stephen Roest, amministratore del sito internet di rivendita di biglietti ‘Viagogo’, mentre la posizione di Kaur Rashvinder Dhoot, legale rappresentante della società svizzera, era stata stralciata.
Per tutti comunque la sentenza del gup è stata la stessa: non luogo a procedere.