
L’allarme era scattato sui social e ora sarà la magistratura cittadina a indagare. Tutto nasce da alcune denunce che ipotizzano il reato di truffa e altro, tutto da verificare. Stiamo parlando della vicenda relativa agli Orsetti di Alice, l’azienda lucchese che produceva e vendeva copie in peluche degli animali domestici di cui i clienti inviavano le foto. Tutto avveniva on line grazie al lavoro di un’azienda nata alcuni anni fa. Ma poi lo scorso anno sono iniziati i problemi e le proteste, tali e tante da finire nel mirino di trasmissioni televisive nazionali da Striscia la notizia a Mi manda Rai 3.
Sì perché nel frattempo era nato, ed è attivo tutt’oggi, un gruppo Facebook, Io non ho gli orsetti di Alice, punto di incontro di chi aveva ordinato e pagato il peluche senza ricevere nulla con proposte di rimborso del 30% o attese fino a un anno. Ne è venuta fuori una querelle lunga e complessa con botta e risposta tra la titolare dell’azienda e i clienti insoddisfatti fino alle querele e alle denunce in sede penale.
Ora la magistratura di Lucca indagherà a seguito di alcune di queste querele arrivate sui tavoli della procura di via Galli Tassi, per capire e approfondire la vicenda. Sul gruppo sono circa 300 le persone che avrebbero già pagato cifre che vanno dai 50 ai 150 euro e che non avrebbero ricevuto il peluche richiesto. E il numero delle persone che si sentono truffate aumenta col passare delle settimane. La titolare più volte aveva spiegato nei mesi scorsi che si tratta solo di difficoltà aziendali nella gestione e nella produzione dei peluche per varie motivazioni, ma intanto da alcune settimane sia sui social sia sul web non c’è più alcuno spazio ufficiale dell’attività.
Ma sono tante le domande ancora inevase e a cui la magistratura lucchese tenterà di dare risposte.
Vincenzo Brunelli