
Per gli investigatori aveva ceduto oltre 800 dosi di cocaina, nei mesi precedenti al suo arresto avvenuto a gennaio dello scorso anno e tre mesi dopo, ad aprile del 2018, era stato condannato a 4 anni di reclusione e 14mila euro di multa. Ora la suprema corte di Cassazione ha respinto il suo ricorso avverso la sentenza di condanna a seguito di patteggiamento che è quindi divenuta definitiva.
Gestiva un traffico di cocaina a Marina di Pietrasanta e riceveva i propri clienti in zone appartate o in boschetti vicino alla strada per passare inosservato. Ma i carabinieri avevano messo gli occhi su di lui da mesi e dopo aver raccolto prove ritenute sufficienti avevano ottenuto dalla Procura un’ordinanza di custodia cautelare in carcere che era stata eseguita nei suoi confronti nella serata del 12 gennaio dello scorso anno. In manette era finito dunque Mohammed Bahi, 37 anni, di origini marocchine, già noto alle forze dell’ordine, che ora è stato condannato in modo definitivo. I carabinieri avevano documentato in diversi appostamenti e pedinamenti l’attività del 37enne che secondo l’accusa riforniva molti clienti della zona. I militari dell’Arma hanno stimato che l’uomo, nel periodo delle indagini, aveva ceduto oltre 800 dosi di cocaina per un guadagno complessivo quantificato in oltre 50mila euro.
Vincenzo Brunelli