
L’inferno in terra: padre orco rinviato a giudizio per violenza sessuale aggravata e continuata sulla figlia minorenne, all’epoca dei fatti di soli dieci anni. Per gli inquirenti lucchesi non ci sono dubbi, è lui il mostro che avrebbe abusato sessualmente della figlia minore per circa un anno di seguito in città. Ora dovrà affrontare il processo vero e proprio, dopo le indagini e il rinvio a giudizio da parte del gup del Tribunale cittadino.
L’imputato dovrà presentarsi in aula il prossimo 18 giugno e difendersi in dibattimento dalle gravissime e terribile accuse dei giudici. Era stata la madre della piccola vittima a risalire all’intera vicenda e denunciare alle forze dell’ordine i tremendi fatti che la piccola le stava raccontando. Un incubo, un vero inferno quello venuto fuori dai racconti della bambina. Mostruosità che hanno lasciato il segno, inevitabilmente. Proprio dallo strano comportamento della bambina e da quei mutismi la madre ha capito che c’era qualcosa che non andava e all’inizio pensava a qualche episodio di bullismo avvenuto a scuola. Ma la realtà raccontata non senza difficoltà dalla bambina alla mamma era molto peggio di ciò che aveva immaginato. Per gli inquirenti, dunque, proprio quel padre che avrebbe dovuto accudirla con amore e protezione era divenuto il suo aguzzino, costringendola a fare cose lontane anni luce dai suoi 10 anni. Atrocità inenarrabili di cui ora l’uomo dovrà rispondere in un’aula di tribunale dopo essere stato allontanato dalla casa familiare col divieto assoluto di avvicinamento alla bambina. Attualmente vive in un’altra città e se verrà riconosciuto colpevole rischia una condanna severa e il carcere.
A giugno l’inizio di questo ennesimo delicato e complesso processo che vede minori vittime di reati a sfondo sessuale. La madre e la bambina sono seguite già da tempo da personale medico specializzato in questo genere di traumi.
Vincenzo Brunelli