Dipendenti a nero per i volantini, denunciata titolare

25 marzo 2019 | 10:37
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Dipendenti a nero per i volantini, denunciata titolare

Per i carabinieri il sistema utilizzato da una titolare di una società di servizi di volantinaggio è quello tipico del caporalato: la donna, 23enne di origini pachistane, sfruttava suoi connazionali impiegandoli a nero e sottopagandoli. E’ quanto ipotizza un’indagine dei carabinieri che ha portato alla denuncia della donna dopo un controllo effettuato ad un furgone da cui diverse delle vittime scendevano per recarsi in abitazioni o negozi a distribuire volantini. 

I carabinieri della stazione di Lucca insieme con i militari dell’ispettorato del lavoro di Lucca, infatti, a conclusione di mirata attività di controllo delle ditte operanti in questa Provincia, hanno denunciato alla Procura della Repubblica la titolare della società di servizi di volantinaggio, con sede in una provincia limitrofa, per aver impiegato diversi lavoratori in nero di origine pakistana, sottoponendoli a condizioni di “sfruttamento”, approfittando del loro stato di bisogno, attraverso la corresponsione, in più occasioni, di una retribuzione difforme da quella prevista dai contratti collettivi nazionali in materia di lavoro. Nei confronti della denunciata, in collaborazione con il responsabile del servizio di prevenzione e protezione ed il medico competente, sono state ravvisate responsabilità anche per violazione delle norme in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, tra le quali la mancata redazione del documento valutazione rischi.
Segnalato anche all’autorità giudiziaria un cittadino pakistano quarantacinquenne che, per l’accusa, fungeva da intermediario tra la giovane donna titolare della ditta stessa ed i lavoratori in nero, e che per i carabinieri aveva il compito di reclutarli e destinarli ad un lavoro sottopagato. Sono state elevate sanzioni amministrative per oltre quindicimila euro ed effettuati recuperi contributivi tuttora in fase di quantificazione.