
Nove centri massaggi gestiti da cinesi chiusi dopo un blitz degli uomini della polizia, agenti della municipale e Asl, a Viareggio. Una maxi operazione che ha portato a scoperte inquietanti, e che è partita dal sospetto che in quelle attività le prestazioni erogate non fossero soltanto di natura estetica ma anche a luci rosse. Del resto, hanno notato gli inquirenti che hanno eseguito il controllo, con l’impiego in totale di 50 persone, alcuni telefoni pubblicati su siti di escori riconducevano ad utenze dei centri finiti nel mirino. Centri dove la clientela era esclusivamente maschile. Ma la vera sorpresa che hanno avuto gli agenti del commissariato di polizia di Viareggio è stato semmai constatare che i fondi dei centri erano a dir poco fatiscenti, utilizzati come abitazione di fortuna, dove sono stati trovati anche cibi scaduti o marci. Su diversi e noti siti di incontri, virtuali e cartacei, nelle sezioni riservate ad escorts, erano riportati numeri di telefono che riconducevano ai centri oggetto di indagine con foto di ragazze in pose ed abbigliamento tipico di proposte sessuali a pagamento.
Gli agenti allora hanno iniziato servizi di osservazione e monitoraggio quotidiano fino al blitz di ieri pomeriggio in cui sono state rilevate situazioni igieniche gravemente compromesse; gravi e plurime violazioni della normativa in tema di tutela della sicurezza sui luoghi di lavoro; carenze impiantistiche e mancanza di certificazioni sia termoidraulica che elettrica; numerose infrazioni a norme edilizie; attività di estetista senza abilitazione alcuna.
Uno spettacolo sconcertante è stato trovato dagli agenti nei sottoscala ed in alcune stanze, per le condizioni igieniche rilevate e per frigoriferi colmi all’inverosimile di prodotti alimentari scaduti o marci con sistemi elettrici e termoidraulici installati con nastro adesivo e con le pertinenti condizioni di pericolo e scatole intere di profilattici sigillati e cestini di profilattici usati. C’erano anche medicinali sanitari scaduti, cibo in stoviglie appoggiate su improvvisate cucinette riposte in angoli nascosti dei locali, letti di fortuna ricavati in spazi angusti e di piccole dimensioni, armadi pieni di vestiario e, quindi, una situazione che ha fatto ipotizzare agli inquirenti che i locali, formalmente presi in affitto per uso commerciale, avevano anche un uso abitativo delle ragazze che prestavano i loro servizi.
L’esito dell’operazione è consistito nella chiusura con apposizione di sigilli di tutti i nove centri massaggi per mancanza dei requisiti igienico-sanitari.
Le indagini di natura tecnica in tema di sicurezza sui luoghi di lavoro e di polizia giudiziaria stanno proseguendo per verificare situazioni di favoreggiamento o sfruttamento della prostituzione. Soddisfatto del risultato il sindaco Giorgio Del Ghingaro: “L’attenzione al decoro e il rispetto delle regole sono aspetti diversi della cultura della legalità che questa Amministrazione da sempre promuove. Quindi da un lato informazione e prevenzione, dall’altro sanzioni laddove necessario, ma anche interventi mirati come questo del quale oggi parliamo”.
Le ordinanze di chiusura sono state firmate questa mattina dal primo cittadino e notificate agli interessati nelle ore successive.
“Un’operazione che ha visto impegnati in sinergia sia la polizia municipale che il commissariato di Viareggio – continua Del Ghingaro -. Sinergia che vorrei sottolineare perché mettendo insieme le forze si ottengono risultati che altrimenti sarebbero più difficili da raggiungere. La nostra polizia municipale è pronta a collaborare con tutte le forze dell’ordine del territorio, ognuna con le proprie specifiche competenze: questo è stato fatto, questo continueremo a fare. L’attenzione su Viareggio è alta, il clima è cambiato. Non si parla di caccia alle streghe o di appuntarsi delle spillette di merito: si parla di sicurezza, di fatti concreti, della libertà di tornare a vivere gli spazi comuni. Ringrazio sia i nostri agenti che quelli della Polizia di Stato ma anche il personale della Asl coinvolto nell’operazione – conclude il sindaco –: insieme hanno fatto davvero un ottimo lavoro”.