Festa polizia, ricordato agente suicida in caserma

10 aprile 2019 | 10:23
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Festa polizia, ricordato agente suicida in caserma

Una commozione composta e trattenuta ha accompagnato questa mattina (10 aprile) le celebrazioni lucchesi per i 167 anni dalla fondazione del corpo di polizia. Quella accennata nel messaggio di Franco Gabrielli, letto di fronte alla platea della Cappella Guinigi, e ripresa poi dalle parole del nuovo questore Maurizio Dalle Mura nel ricordare Nazareno Giusti, agente in servizio per l’ottavo reparto mobile di Firenze di origini barghigiane che si è tolto la vita soltanto 5 giorni fa, ad appena 29 anni.

Al giovane, Dalle Mura ha dedicato le parole del poeta inglese John Donne: “Nessun uomo è un’isola, completo in se stesso; ogni uomo è un pezzo del continente, una parte del tutto. Se anche solo una zolla venisse lavata via dal mare, l’Europa ne sarebbe diminuita, come se le mancasse un promontorio, come se venisse a mancare una dimora di amici tuoi, o la tua stessa casa. La morte di qualsiasi uomo mi sminuisce, perché io sono parte dell’umanità. E dunque non chiedere mai per chi suona la campana: suona per te”. Un messaggio chiaro, di unità e senso di appartenenza. “Sono a Lucca da soli 16 giorni e oggi celebro con voi i 167 anni dalla fondazione del corpo di polizia. Il tempo, il tempo presente – ha detto il questore – è sintesi tra il non essere più e il non essere ancora. Nei nostri doveri e nei nostri valori c’è il dirci come saremo: la nostra è un’autorità da usare con la risoluta delicatezza con la quale il chirurgo usa il bisturi. Siamo servi dello stato democratico, così come gli altri corpi civili e militari che indossano una divisa e con i quali siamo chiamati a collaborare, sempre più proficuamente, ciascuno nel proprio ambito di competenza. L’obiettivo comune – ha aggiunto Dalle Mura – è la dignità del lavoro svolto a servizio dei cittadini e delle persone: anziani, minori, vittime di violenza, immigrati. La polizia non è soltanto un corpo a tutela della sicurezza pubblica ma è anche tanto lavoro di ufficio: la questura rilascia licenze e passaporti, ma lo fa, a Lucca, con un organico sempre più risicato e mezzi che hanno fatto il loro tempo: una città così bella si meriterebbe una questura facilitata nel dare risposte in tempi più rapidi. Voglio infine ringraziare – ha concluso Dalle Mura – le donne e gli uomini che ogni giorno si mettono a servizio della collettività con dedizione, e le loro famiglie, che supportano una quotidianità spesso complessa. Il tempo è presenza. La polizia è nel tempo dell’oggi”. Un patrimonio di credibilità sul quale ha fatto leva anche il saluto del capo della polizia Franco Gabrielli, dopo aver ricordato che nel 2019 ricorrono altri tre importanti anniversari: quello dei 100 anni dell’emblema dell’aquila dorata, quello dei 60 anni del corpo femminile di polizia e quello dei 10 anni dal terremoto d’Abruzzo: “Siamo l’unico corpo che ha le insegne del soccorso pubblico nel proprio simbolo araldico – ha evidenziato Gabrielli – e stiamo lavorando per rispondere alle mutate esigenze della società civile, nell’emergenza e nella gestione del quotidiano, stipulando protocolli di legalità con le realtà locali. Nel 2018 abbiamo garantito l’ordine pubblico in oltre 11mila manifestazioni e abbiamo ricevuto la medaglia d’oro per la lotta al terrorismo, battaglia che ci vede in prima linea fin dagli anni di piombo”. I 60 anni delle donne nel corpo di polizia, in particolare, sono occasione per un piccolo bilancio: “Il contributo femminile è sempre più determinante: oggi – ha detto Gabrielli – il 35 per cento dei ruoli dirigenziali, in polizia, è ricoperto da una donna. Un dato significativo se si considera che le donne rappresentano, in totale, il 15 per cento degli agenti”.
Le celebrazioni sono state precedute dalla lettura dei saluti da parte del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e da parte del ministro dell’interno, Matteo Salvini. “La polizia oggi – ha osservato Mattarella – è al centro di un processo di modernizzazione ma al tempo stesso sa rimanere fedele alla sua tradizione, fatta di impegno quotidiano di donne e di uomini per rafforzare il senso di comunità. La polizia opera per la tutela della legalità e per la sicurezza, certo, intesa come qualità delle relazioni tra le persone. È la salvaguardia dei diritti a muovere chi lavora per lo stato, come la polizia fa: e merita ricordare come dal 1972 venga assegnata la medaglia d’oro al merito civile alla bandiera della polizia per il lavoro svolto dalla Digos”. Infine, il ringraziamento di Salvini: “Ogni giorno per me è un onore lavorare al fianco della polizia, come ministro dell’interno, sebbene spesso oggetto di attacchi da parte di persone incivili. Sono stati stanziati 2,5 miliardi di euro per migliaia di nuove assunzioni, per rinnovare strumenti e divise della polizia. Questo è il modo in cui chi governa deve onorare chi lavora per far rispettare le leggi, sia attraverso gesti di eroismo, sia nell’impegno perché tutti possiamo vivere serenamente piazze e vie. Una prossimità al cittadino che è valore e che si concretizza anche in azioni di prevenzione e contrasto all’illegalità”.
La cerimonia in Cappella Guinigi, come ogni anno, si è conclusa con l’assegnazione dei premi agli agenti che si sono distinti per operazioni di particolare rilevanza civile. Tra i presenti, nelle prime file, il prefetto Maria Laura Simonetti, l’assessore alla sicurezza del Comune di Lucca, Francesco Raspini e il presidente del consiglio comunale Francesco Battistini.

In allegato, il discorso integrale pronunciato dal questore di Lucca