
Omicidio volontario. Il giudice per le indagini preliminari Simone Silvestri convalida il fermo dei due coinquilini di Roshan Silva Kalukankanamalage, il cuoco ed ex militare di 50 anni trovato morto in quell’appartamento di via del Toro, in pieno centro storico, che adesso resteranno entrambi in una cella del carcere San Giorgio di Lucca. La decisione è arrivata in mattinata, al termine dell’udienza di convalida dei due fermi eseguiti dalla polizia su richiesta del pm Salvatore Giannino, titolare dell’inchiesta, nei confronti del 28enne Gayan Chaturanga Warnakulasuriya Mudianselage e il 36enne Samit Gayan Poruthotage Fernando. Il giudice nel convalidare i fermi ha accolto la richiesta di custodia cautelare in carcere per entrambi del sostituto procuratore Giannino.
Entrambi si sarebbero avvalsi della facoltà di non rispondere. Nessuno dei due, del resto, aveva nemmeno collaborato con gli investigatori della squadra mobile diretti dal commissario Silvia Cascino ed entrambi avevano fatto scena muta di fronte alle domande del pm, durante l’interrogatorio in questura a poche ore dalla scoperta del cadavere del cuoco, nella sua camera da letto nell’appartamento di via del Toro.
Eppure, gli inquirenti sono convinti che entrambi siano gli autori del delitto: alcuni elementi raccolti sulla scena del crimine ma anche un primo esame della corpo della vittima che presenta vari traumi tra cui anche segni che potrebbero essere compatibili con un tentativo di soffocamento hanno fatto subito pensare agli investigatori ad un omicidio volontario e non più preterintenzionale come era stato ipotizzato in un primo momento.
Mentre gli inquirenti continuano a scavare nella vita dei due coinquilino del cuoco ucciso, nei rapporti tra loro e la vittima e con la compagna di Roshan Silva – sentendo anche familiari e conoscenti -, altre importanti risposte sono attese dall’autopsia che verrà effettuata domattina (20 aprile) all’obitorio dell’ex Campo di Marte dal medico legale Stefano Pierotti. C’è da stabilire la causa esatta della morte, anche se dai primi accertamenti è sembrato evidente che la causa da ricercare sia di natura violenta.