
Avevano un’attenzione morbosa per quelle ragazzine di meno di 14 anni e il motivo, scoperto dai carabinieri, era orrido e sconvolgente. Tre uomini di 53, 60 e 50 anni sono stati arrestati in Versilia per atti sessuali sulle minorenni, dopo una indagine dei militari di Viareggio in cui è emerso un quadro sconcertante.
Per il 53enne l’accusa è di aver compiuto, tra giugno 2018 e gennaio 2019, atti sessuali con due minori degli anni 14, in distinte circostanze: l’uomo le avrebbe baciate e palpeggiate contro la loro volontà. Nei guai anche un 60enne, accusato di episodi di molestie sessuali tra giugno 2016 e dicembre 2018, con una minore di 14 anni. Secondo i carabinieri avrebbe avuto rapporti sessuali anche con un’altra ragazzina. Stessa accusa per il 50enne che secondo i carabinieri ha avuto rapporti con una minorenne.
Nei confronti dei tre uomini, è stata emessa un’ordinanza di applicazione di misura cautelare agli arresti domiciliari firmata dal gip di Lucca, Antonia Aracri, su richiesta del pm Sara Polino. Le indagini sono scaturite da una segnalazione ricevuta dai carabinieri di alcune minori che avevano ricevuto particolari attenzioni da parte di alcuni adulti.
I successivi approfondimenti effettuati dai militari dell’Arma, anche con servizi di osservazione e sentendo alcune testimonianze, hanno consentito di ricostruire lo scenario e le responsabilità dei tre indagati che, nel tempo, avevano intrattenuto, in circostanze distinte, relazioni sessuali con due minori di 14 anni, consistenti in baci e palpeggiamenti e, nel caso di due indagati, anche con rapporti carnali.
Nel corso delle indagini è stato anche importante l’apporto informativo fornito da alcuni adulti ed altri minorenni che avevano notato dei rapporti particolari, in alcuni casi anche morbosi, tra gli indagati e le minori e lo hanno subito riferito ai carabinieri.
Il 53enne, inoltre, nel corso dell’attività investigativa, era già stato arrestato in flagranza dai carabinieri poiché sorpreso a palpeggiare e baciare una minore degli anni 14 contro la sua volontà. L’uomo, infatti, si trovava già agli arresti domiciliari.
Gli atti sessuali e i rapporti carnali si sarebbero svolti non solo nelle abitazioni degli adulti ma anche in zone appartate o all’interno delle auto degli indagati.
I tre indagati quindi ora si trovano agli arresti domiciliari.