
Una perdita improvvisa per la comunità dei fedeli. E non solo. Ha colpito tutti l’improvvisa scomparsa, per un tragico incidente stradale sulla bretella fra Viareggio e Lucca (Leggi l’articolo), di don Beniamino Bedini. 46 anni e una vita consacrata al servizio della Chiesa. Era conosciuto da tutti, anche per la sua grande simpatia e disponibilità. Dal servizio a Sant’Anna, dove è rimasto per 16 anni, fino al 2015, al suo ruolo di cappellano della polizia, fino alla parrocchia di Capezzano Pianore, nel Comune di Camaiore, suo incarico attuale.
I funerali di don Beniamino Bedini si terranno venerdì (3 maggio) alle 10,30 alla chiesa parrocchiale di Capezzano Pianore. La celebrazione eucaristica sarà presieduta da monsignor Italo Castellani.
Fin da subito, da quando si è saputo che l’incidente sulla bretella lo aveva coinvolto, il tam tam si è diffuso al di qua e al di là del Quiesa. In tanti hanno inviato messaggi di cordoglio e condiviso ricordi personali e pubblici di don Beniamino.
Anche il consiglio comunale di Lucca, convocato ieri sera, a un certo punto si è voluto fermare, per un minuto, a ricordare don Beniamino. A farlo è stata la consigliera di Forza Italia, Simone Testaferrata, che ha mandato un pensiero alla madre e ai fratelli, che in quelle ore apprendevano la notizia. Nel frattempo le chiese di Capezzano Pianore e Sant’Anna aprivano le loro porte per una veglia di preghiera e per la recita del rosario per don Bedini.
A ricordarlo anche il sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini: “Molti di noi – ha detto – l’hanno conosciuto a Sant’Anna e ne hanno apprezzato l’attività pastorale. Di fronte all’irreparabile, il pensiero di noi tutti è per la famiglia, improvvisamente privata di un riferimento così grande, e per quanti avevano in lui la loro guida spirituale”.
Il vescovo ricorda don Beniamino
Anche il vescovo, Italo Castellani, ha ricordato la figura di don Beniamino: “Mentre affido al signore il compimento della vita del nostro confratello don Beniamino Bedini – ha detto – desidero esprimere il mio profondo dolore e costernazione per la sua morte così inaspettata e drammatica. Ho conosciuto don Beniamino fin dal mio arrivo a Lucca nel 2003 e lo ricordo giovane prete entusiasta ed appassionato al servizio del popolo di Dio nella comunità di sant’Anna. Negli anni del suo ministero e servizio alla nostra chiesa abbiamo avuto molte occasioni per incontrarci, parlare, crescere nella relazione non solo ecclesiale ma anche, e soprattutto, umana: nel mio ricordo c’è l’accompagnamento della sua crescita umana, spirituale e come prete; custodisco con grande emozione i passaggi della sua storia che hanno fatto di lui quella figura di presbitero da tutti apprezzata ed amata”.
“Non è questo il momento di ricordare i vari ”incarichi” svolti al servizio della nostra chiesa locale e alle varie associazioni e istituzioni (don Beniamino per molti anni è stato cappellano della polizia di Stato), che sono stati tanti e da tutti apprezzati ma è l’occasione per esprimere e ricordare a tutti noi il senso cristiano della vita: in questo tempo pasquale diventa ancora più evidente la proposta che il Signore Gesù ci fa, quella di accogliere attraverso la sua persona, il dono della vita che va oltre la morte. Il grande annuncio della resurrezione passa anche attraverso la tragica morte di don Beniamino e ci provoca a rimuovere la pietra che custodisce le nostre paure e le nostre disperazioni. Il tempo della storia, necessariamente limitato e precario -si può chiudere la successione dei giorni anche con uno scontro automobilistico – non rappresenta la vita di una persona: la vita che è dono di Dio va oltre i confini della storia personale e si espande non solo nell’eternità ma soprattutto nell’abbraccio di Dio Padre”.
“Con questi sentimenti – in comunione con l’arcivescovo Paolo al quale ieri sera ho subito comunicato la notizia – dettati dal dolore – conclude – dal dispiacere ma sostenuti dalla fede nel Signore Risorto desidero esprimere la mia vicinanza, insieme a quella della chiesa di Lucca, alla famiglia di don Beniamino, alla sua mamma, alla nonna, ai fratelli a tutti i familiari, alla comunità di Capezzano Pianore, Monteggiori e Santa Lucia dove fino a ieri ha svolto il suo ministero di parroco, alle comunità che l’hanno amato e apprezzato nelle tappe del suo cammino presbiterale, alla polizia di Stato che lo ricorda ancora con grande stima ed affetto e a tutte le persone che in questo momento, con le lacrime agli occhi, ringraziano Dio per il dono che don Beniamino è stato. Concludo rivolgendo al Signore una preghiera perché accolga nelle sue braccia questo nostro caro fratello, doni consolazione e speranza a tutti noi e perché apra il nostro cuore e la nostra mente al vero senso della Vita che Gesù Risorto ci ha indicato”: