
Una maxi operazione di verifica in 10 strutture ricettive per controllare la presenza di persone pregiudicate o sospette: due titolari di noti alberghi viareggini sono stati così denunciati, nell’ambito dei controlli della squadra anticrimine del commissariato di Viareggio, in collaborazione con la polizia municipale.
Scopo dell’attività, individuare i luoghi usati come rifugio e come base logistica da soggetti dediti ad attività criminose, con particolare riferimento agli spacciatori magrebini che operano all’interno della suddetta pineta.
L’attività si è sviluppata mediante attività info-investigativa e di osservazione, al fine di individuare questi luoghi, per poi procedere attraverso controlli amministrativi e di natura giudiziaria.
Ad oggi sono state controllate 10 strutture. In un hotel è stata riscontrata la presenza di stranieri irregolari, nonché la mancata registrazione degli ospiti: fatti per i quali il titolare della relativa licenza è stato denunciato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. In un altro albero invece è risultata mancante la registrazioni degli ospiti e il titolare è stato ugualmente denunciato. Per entrambi gli alberghi è stato emesso dal servizio SUAP del Comune di Viareggio un provvedimento di sospensione dell’attività per 3 giorni.
L’attività di controllo e monitoraggio delle strutture alberghiere proseguirà anche nelle prossime settimane con mirati servizi presso le strutture, anche in considerazione dell’approssimarsi della stagione estiva e dell’afflusso turistico.
Un blitz è stato anche effettuato nell’abitazione di Rachid Jarmouni, che era stato arrestato per spaccio lo scorso 9 marzo. Nel corso della perquisizione sono stati rinvenuti all’interno dell’abitazione altra sostanza stupefacente del tipo cocaina e la somma in contanti di oltre 11 mila euro.
A seguito di accertamenti posti in essere dalla Squadra Anticrimine si è risaliti ad una ragazza di Pietrasanta che, in qualità di prestanome, ha affittato l’appartamento e, successivamente, all’agente immobiliare che ha concluso il contratto di locazione, consapevole, così come emerso dagli accertamenti esperiti, che detta abitazione sarebbe stata usata dal cittadino marocchino irregolare.
Per questi motivi sia la ragazza che l’agente immobiliare sono stati denunciati alla Procura della Repubblica per il reato di favoreggiamento della permanenza di cittadini clandestini sul territorio nazionale; l’agente immobiliare è stato anche denunciato per la mancata comunicazione del contratto di locazione al portale alloggiati web del Ministero dell’Interno.