Agente di polizia municipale a processo per peculato

16 maggio 2019 | 08:49
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Agente di polizia municipale a processo per peculato

Rinviato a giudizio per peculato un agente della polizia municipale di Lucca. A giugno l’uomo, dipendente del Comune di Lucca, dovrà affrontare il processo a suo carico per le gravi ipotesi di reato sollevate dagli inquirenti cittadini.

Lo scorso anno, nel mese di maggio, una signora si era presentata, secondo l’accusa, negli uffici della municipale e aveva consegnato un portafoglio con dentro documenti e denaro che aveva ritrovato casualmente poco prima in una via del centro cittadino. Dopo accurate indagini, sia da parte della stessa polizia municipale sia da parte dei carabinieri a seguito della denuncia presentata dal legittimo proprietario che aveva smarrito il suo portafoglio, sarebbero emerse le responsabilità penali dell’agente.
L’imputato, secondo quanto ricostruito, si sarebbe impossessato delle tre banconote da 50 euro presenti nel portafoglio, stando al resoconto degli inquirenti.
Secondo il codice penale “il pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio, infatti, che, avendo per ragione del suo ufficio o servizio il possesso o comunque la disponibilità di denaro o di altra cosa mobile altrui, e se ne appropria, rischia una condanna da quattro a dieci anni. Si applica la pena della reclusione da sei mesi a tre anni quando il colpevole ha agito al solo scopo di fare uso momentaneo della cosa, e questa, dopo l’uso momentaneo, è stata immediatamente restituita”.
Insomma un processo delicato e complesso quello che si svolgerà a giugno nel tribunale lucchese e nel quale l’agente avrà modo di difendersi dalle gravi accuse a suo carico.

Vincenzo Brunelli