Pronto soccorso, è allarme. Lo conferma anche direttore

Mancanza di personale medico in pronto soccorso, anche il direttore del dipartimento lancia l’allarme e chiede la collaborazione di tutti. “Un momento difficile per il settore dell’emergenza urgenza – spiega Ferdinando Cellai, direttore del dipartimento dell’emergenza urgenza – che richiede la collaborazione di tutti per far sì che non si creino disservizi o polemiche inutili e dannose”. Ferdinando Cellai fa riferimento alla situazione delle strutture aziendali di Pronto soccorso e 118, alle prese con gravi carenze di personale medico, che riguardano tutti gli ospedali d’Italia.
“Inutile nascondere – prosegue Cellai – che la situazione è complicata e facciamo grande fatica anche a coprire i turni medici nei nostri Ps e nelle strutture di emergenza sul territorio. Stiamo garantendo i servizi grazie alla disponibilità e all’impegno del nostro personale facendo ricorso a tutte le possibilità che la normativa ci consente, ma abbiamo bisogno anche del supporto dei cittadini e delle istituzioni in questo frangente, in attesa che le iniziative intraprese a livello regionale e aziendale ci diano un po’ di respiro. La questione è infatti da tempo all’attenzione della nostra direzione aziendale e della Regione, che hanno attivato percorsi ad hoc”.
Cellai ribadisce quindi cosa si sta facendo nei due ambiti. “Per continuare a garantire l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza nell’ambito del sistema di emergenza urgenza – spiega il direttore del dipartimento – la Regione ha messo in campo una serie di misure straordinarie, grazie a due delibere approvate alla fine del mese di aprile, che potrebbero fornire delle risposte utili. Una per il reperimento di personale medico per il sistema di emergenza urgenza regionale, l’altra legata a provvedimenti che rappresentino un riconoscimento del valore dell’impegno del personale di Pronto soccorso in relazione alle attuali carenze di organico”. In Regione sono stati anche costituiti un gruppo tecnico, che comprende anche nostri professionisti, e un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali per affrontare il problema ed attuare ulteriori azioni. “In realtà il problema del reperimento del personale medico non ci piove addosso improvviso – continua Cellai – sono anni che si mettono in atto tutti gli adempimenti necessari all’assunzione di nuovi operatori, purtroppo però la carenza di specialisti è arrivata a una evidenza tale che con i vari bandi di concorso, di mobilità, di contratti libero-professionali, si riescono a reclutare pochi professionisti, assolutamente insufficienti a coprire il fabbisogno, che ora è arrivato complessivamente a più di 40 unità tra 118 e Pronto soccorso. Per colmare questa carenza, oltre che lavorare intensamente per il reperimento di nuovo personale è possibile si renda non più rimandabile la revisione di alcuni aspetti dell’organizzazione complessiva del nostro dipartimento”. Nel frattempo saranno erogati anche alcuni incentivi al personale. “Un altro fronte, a più lunga scadenza, è il lavoro che si sta portando avanti, sempre a livello regionale, per adottare strategie efficaci in grado di ridurre la quota di accessi impropri, con valide risposte alternative a livello territoriale, che consentano una diversa gestione della casistica che attualmente accede al Pronto soccorso. Questo sforzo congiunto di Regione e azienda – conclude Cellai – è finalizzato a superare il prima possibile questo periodo di grande sofferenza, ma ribadisco che adesso è fondamentale l’unità d’intenti di tutte le componenti aziendali e sociali”.