Peculato e detenzione abusiva di armi, agente nei guai

30 maggio 2019 | 15:31
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Peculato e detenzione abusiva di armi, agente nei guai

Per l’accusa si sarebbe appropriato di oggetti di proprietà della questura e del ministero dell’interno. Ora un poliziotto rischia il processo perché i giudici ne hanno richiesto il rinvio a giudizio. Peculato e detenzione abusiva d’armi, queste le accuse degli inquirenti lucchesi per un assistente capo di polizia in forza alla stradale cittadina.

Il prossimo 5 giugno l’uomo dovrà presentarsi davanti al gup del tribunale di Lucca, Simone Silvestri, che dovrà decidere in merito alla richiesta di rinvio a giudizio del pm Piero Capizzotto.
L’indagine è stata condotta dalla stessa polizia che lo scorso anno, a seguito di una perquisizione domiciliare, ha ritrovato in casa dell’indagato alcune tessere carburante, una macchinetta per effettuare l’alcoltest e due proiettili, di cui l’uomo si sarebbe appropriato, secondo l’accusa, in modo illegale. Da queste indagini le accuse di peculato e detenzione abusiva d’armi che hanno poi portato all’iter giudiziario a suo carico.
Il poliziotto, 48enne, indagato avrà modo di far valere le sue ragioni ed eventuali richieste e repliche tramite il suo legale durante l’udienza preliminare del prossimo 5 giugno, quando il gup, dopo aver ascoltato anche le ipotesi dell’accusa, prenderà le sue decisioni sulla vicenda giudiziaria.

Vincenzo Brunelli