Rapinò stabilimento e aggredì agenti, condannato

19 giugno 2019 | 10:29
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Rapinò stabilimento e aggredì agenti, condannato

Condannato a 3 anni e 8 mesi di reclusione per rapina e resistenza a pubblico ufficiale un cittadino di origini marocchine. Questa la sentenza del gup del tribunale di Lucca a seguito del rito abbreviato celebrato nei giorni scorsi.

I fatti oggetto del procedimento giudiziario si riferiscono al 13 gennaio scorso quando personale delle volanti del commissariato di polizia di Viareggio era intervenuto dopo l’attivazione del sistema d’allarme dello stabilimento balneare Bagno Teresa nella darsena viareggina. Immediatamente il personale in servizio di volante si era portato sul posto per effettuare gli accertamenti del caso. All’interno c’era un giovane di 23 anni intento a rubare che, alla vista della polizia, invece di arrendersi aveva dato in escandescenza aggredendo gli agenti e minacciandoli anche con una pistola poi rivelatasi ad aria compressa. Era riuscito ad introdursi nella sede amministrativa dello stabilimento quando l’allarme interno è scattato mettendo in allerta le forze dell’ordine. Giunti sul posto gli agenti lo avevano ritrovato nascosto in uno stanzino per gli attrezzi, ma quando gli hanno intimato di venir fuori e di consegnarsi l’uomo aveva prima puntato una pistola minacciandoli di morte e quando era stato disarmato aveva proseguito a inveire e colpire i poliziotti.
Dopo una colluttazione di alcuni minuti aveva poi provato anche a sfilare l’arma di ordinanza a uno degli agenti per poi essere finalmente sopraffatto e ammanettato in tutta sicurezza. L’uomo, alle forze dell’ordine nonché irregolare sul territorio nazionale e con diverse espulsioni a carico, aveva messo da parte vicino alla finestra da cui era entrato alcuni computer e altri oggetti verosimilmente per portarli via con sé: un tablet, diverse bottiglie mignon di alcolici ed un berretto di lana. Addosso all’uomo, inoltre, erano state trovate diverse banconote di vario taglio e nazionalità trafugate dalle mance dei lavoratori del ristorante.
Il malvivente a quel punto era stato condotto negli uffici del commissariato e quindi trasferito al carcere di Lucca. Gli oggetti rubati e il denaro erano stati restituiti al legittimo proprietario, mentre la pistola ed il telefono cellulare in possesso all’uomo erano stati sequestrati. Ora è arrivata la condanna in sede di abbreviato.

Vincenzo Brunelli