





Cinquantacinque evasori totali, completamente ignoti al fisco, scoperti nell’ultimo anno e mezzo di attività, insieme ad una maxi evasione di 17 milioni di euro. Sono soltanto alcuni dei principali risultati raggiunti dalla guardia di finanza di Lucca nell’ambito della sua attività e illustrati questa mattina (25 giugno) in occasione del 245esimo anniversario della fondazione del corpo che è stato celebrato nella caserma Puccini di Lucca alla presenza del comandante provinciale Massimo Mazzone.
Sono stati in tutto 8.071 gli interventi eseguiti in attuazione di piani operativi e 427 le deleghe d’indagine giunte dalla magistratura ordinaria e contabile. Sono stati poi eseguiti 581 interventi fra verifiche e controlli che hanno portato alla denuncia a piede libero di 84 persone e al recupero di un milione e 800mila euro di sommerso.
La cerimonia di questa mattina, tenutasi alla presenza delle autorità civili e dei rappresentanti delle altre forze dell’ordine e degli organi inquirenti oltre che dei rappresentnati dell’associazione nazionale finanzieri di Lucca, Viareggio e Seravezza, si è aperta con l’esecuzione dell’inno di Mameli a cui poi è seguita la lettura del messaggio inviato dalpresidente della Repubblica Sergio Mattarella. Nel suo messaggio, il presidente ha lodato le fiamme gialle per la loro professionalità, riconosciuta anche all’estero dove sempre più spesso le fiamme gialle sono chiamate a collaborare in importanti operazioni internazionali. È stata poi data lettura anche del messaggio inviato alle varie caserme anche dal comandante generale della Guardia di Finanza Giuseppe Zafarana che sottolineato l’orgoglio di appartenere al corpo delle fiamme gialle.
Nel suo intervento invece il comandante provinciale Massimo Mazzone, oltre a ringraziare tutti i suoi uomini per il lavoro svolto, ha rivolto un pensiero particolare ai familiari degli agenti “che spesso pagano lo scotto della nostra dedizione ma che non ci fanno mai mancare il loro affetto”.
“Ancora oggi, a distanza di anni da quel 1840 in cui la guardia di finanza fece la sua comparsa in Toscana, la nostra istituzione è chiamata e contrastare tutti i reati di natura economica e finanziaria a tutela della libertà di impresa e dei mercati finanziari – ha aggiunto Mazzone -. Accanto all’attività di repressione, va sottolineata l’importanza dell’attività di prevenzione. La logica che oggi guida l’azione del corpo è una logica analitica, mai persecutoria tesa a ridurre al minimo, ove possibile, l’invasività dei controlli”.
“Il nostro compito oggi si è fatto più complesso – ha aggiunto Mazzone -. Una volta si andava alla ricerca della cosiddetta agenda del nero: trovata quella, gran parte del lavoro era fatto. Ora spesso, durante gli accessi, è necessaria la presenza di un computer forense. Oggi quasi tutti i reparti del corpo, anche i più piccoli, si trovano spesso a confrontarsi con reati di portata internazionale: estero vestizioni, transfer pricing, tutte le problematiche legate all’astrazione dell’economia digitale piuttosto che la complessa normativa valutaria. Dal 2001 inoltre siamo diventati polizia economico-fonanziaria, facendo si che, oltre al settore delle entrate, la guardia di finanza si occupi anche del settore delle uscite a tutela del bilancio dell’Italia e dell’Europa. Materie che sono in continua evoluzione vista anche la recente modifica al codice degli appalti. Questo ha determinato che il corpo sia diventato sempre di più un punto di riferimento per la magistratura ordinaria e contabile”.
“A mio parere la sfida più grande che ci attende oggi – ha concluso Mazzone – è quella di un costante e continuo aggiornamento: dobbiamo rimanere al passo con i tempi e se possibile anticiparli per contrastare le nuove sofisticate modalità di evasione, elusione messe in atto da vere e proprie organizzazioni criminali, a volte di stampo mafioso. Questo lavoro spetta alla buona volontà di tutti noi”.
La cerimonia si è poi conclusa con la consegna degli encomi agli agenti che si sono particolarmente distinti nell’ambito della loro attività di contrasto alle attività criminali.
I dati. Le attività di contrasto agli illeciti hanno spaziato dalla prevenzione e repressione dei fenomeni evasivi all’aggressione patrimoniale della criminalità economica, anche organizzata, dalla lotta agli sprechi di risorse pubbliche all’antiriciclaggio. L’attività operativa della guardia di finanza di Lucca si è sviluppata attraverso la realizzazione di 48 piani operativi, diretti all’aggressione delle più dannose e pericolose manifestazioni di illegalità economico-finanziaria nelle diverse realtà del territorio provinciale; l’esecuzione di 8.071 interventi in attuazione dei piani operativi; lo sviluppo di 427 deleghe d’indagine pervenute dalla magistratura ordinaria e contabile; il contrasto ai traffici illeciti e il concorso al dispositivo di ordine e sicurezza pubblica.
Nel corso del 2018 e nei primi 5 mesi del 2019, contro l’evasione e le frodi fiscali sono stati conclusi 581 interventi, fra verifiche e controlli fiscali, a tutela degli interessi erariali nazionali. Questi servizi si sono basati su una selezione preventiva e mirata degli obiettivi, supportata dal ricorso alle oltre 40 banche dati e applicativi disponibili, dall’intelligence e dal controllo economico del territorio.
A seguito delle attività condotte sono state denunciate 84 persone responsabili di reati fiscali, a testimonianza dell’impegno dei Reparti della Guardia di Finanza di Lucca nei confronti dei fenomeni di frode ed evasione più complessi e articolati.
Le attività ispettive hanno consentito di scoprire, inoltre, 55 evasori totali che, pur avendo svolto attività produttive di reddito, sono risultati completamente sconosciuti al Fisco.
Sono stati altresì individuati 7 casi di evasione immobiliare, in particolare nel settore della locazione di appartamenti, nel cui ambito ha avuto notevole risalto la complessa indagine economico-finanziaria denominata Matrioska, sviluppata per lo più nel territorio della Versilia, al termine della quale è stata scoperta una maxi evasione di circa 17 milioni di euro.
Durante le operazioni condotte nel campo della lotta all’evasione, all’elusione e alle frodi fiscali sono state sequestrate disponibilità patrimoniali e finanziarie per il recupero delle imposte evase nei riguardi dei responsabili di frodi fiscali per quasi 1.800.000 euro e avanzate proposte di sequestro per quasi 9.700.000 euro.
Gli interventi condotti nell’ambito del controllo economico del territorio sono stati complessivamente 6.589. Tra questi si segnalano, in particolare, quelli svolti in materia di scontrini e ricevute fiscali (5.123), dei quali il 18,6% è risultato irregolare, di trasporto merci su strada (1.158, di cui 296 nel settore della circolazione dei prodotti sottoposti ad accise), nonché in materia di indici di capacità contributiva (45).
Sono stati invece 23 gli interventi eseguiti presso gli impianti di distribuzione stradale di carburanti di cui 6 sono stati irregolari.
Nel settore dell’impiego sono stati individuati 3 datori di lavoro responsabili di aver assunto, complessivamente, 6 lavoratori in nero e 66 lavoratori irregolari.
Durante l’ultimo anno e mezzo il comando provinciale di Lucca ha eseguito 69 controlli nel settore delle cosidette “prestazioni sociali agevolate” e 54 in materia di “esenzione dal pagamento dei ticket sanitari”, dei quali 48 risultati irregolari, constatando un danno complessivo per lo Stato di oltre 12.800 euro.
Nel settore dei reati e altri illeciti contro la pubblica amministrazione, sono stati verbalizzati amministrativamente 48 soggetti e denunciato all’autorità giudiziaria 1 responsabile.
Nel periodo che comprende il 2018 e i primi 5 mesi del 2019, sono stati effettuati un totale di 8 interventi nel settore attinente ai reati di riciclaggio e auto-riciclaggio.
Nello specifico, le indagini in contrasto alla criminalità organizzata, condotte in stretto collegamento investigativo con la Direzione distrettuale antimafia, hanno permesso alla guardia di finanza di Lucca di individuare un gruppo di 11 soggetti tra imprenditori, professionisti e funzionari pubblici che, attraverso un consolidato sodalizio criminale, si sono aggiudicati oltre 50 commesse pubbliche. L’attività ha consentito di procedere all’esecuzione di 5 ordinanze di custodia cautelare e di eseguire sequestri di 37 unità immobiliari e disponibilità finanziarie per un valore complessivo di oltre 6 milioni di euro.
Nella lotta alla criminalità economico-finanziaria si evidenziano inoltre 181 segnalazioni di operazioni sospette approfondite dai reparti sul territorio.
Nell’ultimo anno e mezzo la Guardia di Finanza di Lucca è stata fortemente impegnata nella tutela dei diritti di proprietà e dei consumatori. In tale ambito sono stati effettuati 34 interventi e controllate 60 persone, con la contestuale denuncia all’autorità giudiziaria di 43 soggetti ed il sequestro di 493.000 prodotti illegali in materia di contraffazione, made in Italy e sicurezza prodotti.
Nel quadro del controllo del territorio è stata svolta l’attività specifica di contrasto allo spaccio e alla detenzione di sostanze stupefacenti, nel cui ambito le pattuglie impiegate, oltre 3200, si avvalgono anche della preziosa collaborazione dei cani antidroga. Complessivamente sono stati effettuati 75 interventi che hanno condotto, oltreché al significativo sequestro di quantitativi di droghe leggere, alla denuncia all’autorità giudiziaria di 5 persone e alla segnalazione al Prefetto di Lucca di 87 soggetti detentori, ai fini di uso personale, di sostanze stupefacenti.
Gli encomi. Questi i riconoscimenti conferiti nel corso della celebrazione: encomio solenne per Pasqualino Pompili e Fabrizio Palermo per aver eseguito un’indagine su una società per azioni. L’attività dei due finanzieri permetteva la segnalazione di oltre 2 milioni di euro sottratti alle imposte e un recupero di Iva dovuta per un ammontare di circa 130mila euro con la segnalazione di Irap non versata per oltre 90mila euro ed una stima di Ires evasa per 604mila euro.
Encomio solenne per Antonio Manselli, Nicola Fiumicino e Alexander Piscioni. I tre finanziari hanno perseguito vari soggetti colpevoli di bancarotta fraudolenta, riciclaggio ed autoriciclaggio. Le operazioni si concludevano con la denuncia di 6 persone all’autorità giudiziaria con il sequestro di beni mobili e immobili per un valore complessivo di oltre 5 milioni di euro.
Encomio solenne per Andreas Spennato, Antonio Lorini e Alessandro Petacchi. I tre rappresentanti delle fiamme gialle hanno contribuito a individuare un diffuso sistema di riscossione in nero di affitti che ha portato all’emersione di basi imponibili sottratte a tassazione per oltre 23 milioni di euro e 600mila euro di Iva evasa.
Encomio semplice per Fabio Spina, Giovanni Piras, Dario Attorre e Andrea Agnoloni. I tre finanzieri hanno dato un importante contributo in un’azione finalizzata a contrastare l’infiltrazione della criminalità organizzata che ha portato all’individuazione di 64 gare d’appalto illecite per un totale di 7 milioni di euro e alla denuncia all’autorità giudiziaria di 55 persone fisiche e 47 persone giuridiche.