
E’ iniziato il processo a Re Leone, accusato di maltrattamenti e stalking nei confronti dell’ex moglie. Questa mattina (28 giugno), tuttavia, Mario Cipollini non si è visto nell’aula del tribunale di via Galli Tassi, dove erano presenti i suoi avvocati. L’udienza si è conclusa velocemente con la costituzione delle parti e il rinvio alla discussione nella prossima udienza del 9 ottobre.
Il processo era nato da una denuncia che era stata presentata in questura il 9 gennaio 2017 dalla ex moglie del campione Sabrina Landucci.
I fatti contestati risalirebbero al periodo compreso tra il dicembre del 2016 e il gennaio del 2017. Come si legge nella richiesta di rinvio a giudizio, Cipollini avrebbe compiuto “una serie di atti lesivi dell’integrità fisica e psichica dell’ex moglie con pugni, schiaffi, calci, con lesioni e minacce di morte”. L’episodio più grave, secondo l’accusa, sarebbe accaduto il 6 gennaio del 2017 quando la donna sarebbe stata aggredita dall’ex coniuge davanti ai colleghi del centro sportivo dove lavora, afferrandola per il collo e sbattendole la testa contro il muro. Dopo essere andata in ospedale e aver ricevuto una prognosi di 7 giorni, ha poi deciso di presentare denuncia alle forze dell’ordine. Sempre nel documento di richiesta di rinvio a giudizio, erano riportate anche alcune minacce che l’ex campione avrebbe detto alla ex. “Ti spacco tutto, ti ammazzo, sentirai il rumore delle ossa quando si spezzano”.