Lucchese, è crac. Si lavora per nuova società

1 luglio 2019 | 08:35
Share0
Lucchese, è crac. Si lavora per nuova società

Lucchese, è calato il sipario. E nel peggiore dei modi, purtroppo ormai largamente atteso da tempo. E’ il terzo fallimento in 11 anni: lo ha decretato il tribunale di Lucca con sentenza del 28 giugno scorso e depositata proprio questa mattina (1 luglio) in cancelleria. Un precipitare degli eventi ha condotto, inevitabilmente, alla decisione dei giudici. E nemmeno l’estremo tentativo del commissario giudiziale Claudio Del Prete è valso a salvare la società rossonera.

Era infatti andato a vuoto l’appello alla compagine societaria circa le intenzioni di presentare o meno un concordato al tribunale.
In assenza dunque di altri elementi, Del Prete non ha potuto fare altro che depositare la sua relazione venerdì scorso, a cui è seguita la decisione del giudice. Il tribunale ha nominato, come giudice delegato alla procedura il dottor Giacomo Lucente, mentre Del Prete sarà il curatore della società in questa delicatissima fase.
La fotografia della situazione debitoria della Lucchese sarà fatta a febbraio prossimo, con l’udienza per l’esame dello stato passivo. Nel frattempo però arriva l’annuncio dell’assessore allo sport Stefano Ragghianti: “Il Comune – afferma – è già al lavoro per far nascere una nuova società”.
Quello che temevano i tifosi, purtroppo, da oggi è comunque un’amara realtà. Ora le incognite su una ripartenza dei colori rossoneri dal prossimo campionato, magari in serie D, hanno un importante scoglio in più. Il tempo certo non gioca comunque a favore, se si pensa che, almeno per la serie D, occorre fare presto per la richiesta di iscrizione in soprannumero al campionato. La strada a questo punto appare obbligata: serve un imprenditore o una cordata che costituisca una nuova società per l’iscrizione in tempi brevi al nuovo campionato. In questo senso si starebbe già muovendo l’amministrazione comunale. Lo dice chiaramente l’assessore allo sport Ragghianti: “La sentenza del tribunale di Lucca sulla Lucchese, del tutto attesa e ormai scontata, chiude tristemente una lunga e penosa vicenda specialmente dell’ultima stagione, ma servirà per fare un po’ di chiarezza su molti aspetti e per pensare al futuro. Le vicende della stagione passata infatti, dai vari passaggi più o meno effettivi di proprietà, all’ultima pagina del concordato ‘in bianco’, si sono rivelati tutti per quello che erano e hanno rappresentato un oggettivo ostacolo a possibili soluzioni. Nella giornata di domani i tecnici del Comune riprenderanno possesso dell’impianto di Porta Elisa, dopo aver provveduto nelle scorse settimane, alla revoca della concessione per ovvi motivi di inadempimenti da parte della società. Il tutto ovviamente tenendo presente la procedura di fallimento in corso e gli obblighi del curatore. Il sopralluogo servirà inoltre a verificare lo stato effettivo dell’impianto. L’amministrazione sta quindi cercando di rendere l’impianto idoneo a serie inferiori alla lega pro, con i necessari interventi tra i quali quelli di alleggerimento delle attuali torri faro e di stabilizzazione dei solai sottostanti la tribuna. Contestualmente si adopererà, anche pubblicando una manifestazione di interesse pubblica per l’attribuzione del titolo di squadra della città, per consentire ad eventuali soggetti interessati di ripartire dal basso e attribuire alla città un livello calcistico adeguato alla propria vicenda sportiva e alla propria storia. Occorrono quindi interlocutori molto seri ed affidabili con i quali prevedere un lungo e non facile percorso (che concerne anche lo stadio cittadino) di ricostruzione dal basso di un ampio movimento calcistico che trovi un vertice in una categoria realisticamente possibile rispetto ai mezzi impiegati”.
Intanto anche la tifoseria si è mobilitata. Ma il corteo organizzato per domani (2 luglio) da porta San Jacopo fin sotto le finestre di Palazzo Santini dove si svolgerà il consiglio comunale assumerà toni purtroppo ben diversi dalla vigilia del suo stesso annuncio. Resta comunque la richiesta forte di un un impegno anche alla politica. La mobilitazione, per ora, porta la firma di Curva Ovest Youth e Vecchia Ovest, ma non è detto che altri gruppi non aderiscano al corteo. Venerdì (5 luglio), poi, la tifoseria organizzata si troverà al bar Tre Cancelli per una cena. Per organizzare nuove iniziative, ma anche per condividere idee in modo da fare pressione a politica e imprenditoria locale per la realizzazione di un progetto credibile per il calcio in città.