
Nei mesi scorsi, durante un controllo delle forze dell’ordine mirato al contrasto delle attività di spaccio di sostanze stupefacenti è stata trovata in possesso di un computer rubato giorni prima da un ufficio della Provincia. Una donna è stata per questo rinviata a giudizio per furto aggravato.
La polizia cercava droga e pusher, nelle zone più a rischio della città, ma dopo aver notato la donna aggirarsi con un computer in mano in tarda ora proprio in una frazione di Lucca particolarmente a rischio per le attività di spaccio, ha deciso di fermarla per l’identificazione e capire cosa stesse facendo a quell’ora in quel luogo. La donna avrebbe ammesso quasi subito agli agenti di aver rubato il pc dalla stanza di un ufficio dell’ente dove lavorava per conto di una cooperativa che si occupa delle pulizie. Dopo di che, secondo la ricostruzione, avrebbe provato a barattare il computer con alcune dosi di stupefacente. La donna ha restituito anche le chiavi di accesso agli uffici ma tutto ciò non le è bastato a evitare il processo per furto aggravato e dovrà presentarsi in aula il 21 febbraio del prossimo anno per difendersi dalle accuse a suo carico nella fase dibattimentale del procedimento giudiziario a suo carico.
Il pc e le chiavi sono state restituite al responsabile dell’ente che ha presentato istanza di dissequestro accolta dalla magistratura cittadina. A febbraio del prossimo anno l’inizio del processo.
Vincenzo Brunelli