Conte of Florence, a giudizio l’ex vicepresidente

9 luglio 2019 | 14:23
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Conte of Florence, a giudizio l’ex vicepresidente

Era accusato di aver versato un assegno da 10 milioni ritenuto falso dagli inquirenti per la ricapilatizzazione del noto marchio di moda Conte of Florence (poi passato di mano e estraneo ad ogni contestazione) e per questa indagine era stato collocato agli arresti domiciliari Antonino Pane, il consulente arrestato dalla guardia di finanza di Lucca e già vice presidente del cda della Conte of Florence distribuition Spa, dal 4 maggio al 19 giugno 2018, con sede ad Altopascio. Questa mattina (9 luglio) il giudice per le udienze preliminari del tribunale di Lucca lo ha rinviato a giudizio: la prima udienza è fissata al prossimo 4 dicembre. Il destino di altri tre imputati sarà invece deciso in una udienza gup fissata ad ottobre. La posizione di Antonino Pane, assistito dall’avvocato Lodovica Giorgi, invece, è stata stralciata e per lui il processo inizierà la sua fase dibattimentale a dicembre.

Le indagini, eseguite dalla guardia di finanza nei confronti dei quattro, indagati a vario titolo di reati fallimentari, truffa aggravata e ricettazione, hanno riguardato la procedura di concordato preventivo in continuità aziendale cui era soggetta, all’epoca dei fatti contestati a Pane, la società Conte of Florence distribuition, che era stata in passato titolare del celebre marchio di moda Conte of Florence. In questo contesto, durante il concordato, secondo l’accusa, nell’ambito di un progetto di ricapitalizzazione, si era arrivati, il 4 maggio di un anno fa, alla cessione dell’intero capitale sociale ad una società con sede legale ad Honk Kong la quale, con l’impegno di immettere ulteriori risorse proprie nella società lucchese, all’asserito fine di rilanciarne l’attività aziendale, avrebbe ottenuto la retrocessione del marchio dalla società che ne era all’epoca proprietaria. Contestualmente all’acquisto delle quote, faceva ingresso nel consiglio di amministrazione, tra gli altri, Antonino Pane, consulente della predetta società di Honk Kong, che garantiva l’intera operazione di ricapitalizzazione e finanziamento soci con il deposito di un assegno di 10 milioni di euro, all’ordine del concordato preventivo Conte of florence Spa, apparentemente emesso da una filiale berlinese della Commerzbank.
Le indagini delle fiamme giallo hanno ipotizzato che il titolo di credito fosse falso e, pertanto, rappresentativo di attività inesistenti. Il sospetto degli inquirenti è che l’acquisto delle quote e la rappresentazione di attività inesistenti per 10 milioni di euro, tramite l’esibizione dell’assegno summenzionato, fosse funzionale all’ottenimento fraudolento dell’ammissione alla procedura di concordato preventivo, con ciò ottenendo, di fatto, secondo l’accusa, un’impresa con margini di recupero titolare di un celebre marchio (una volta che questo fosse rientrato), con un piano concordatario approvato e quindi in condizioni di essere ipoteticamente rivenduta a stretto giro a soggetti terzi, questa volta in cambio di denaro reale.
Il sequestro delle quote sociali della Conte of Florence distribuition Spa, operato nel giugno di un anno fa dalle Fiamme Gialle su disposizione della Procura della Repubblica, aveva scongiurato questo presunto rischio. Nei confronti di Antonino Pane, la Procura della Repubblica di Lucca ha successivamente richiesto al gip l’applicazione di un misura di custodia cautelare personale, inizialmente non concessa ma che, dopo il ricorso presentato al Tribunale del Riesame di Firenze dalla Procura lucchese, era stata poi ammessa ed eseguita il 21 giugno scorso.
Come noto, la Conte of Florence distribuito Spa è fallita il 19 giugno 2018 ma, dal mese di gennaio scorso, è riuscita a tornare in possesso del suo storico marchio ed è attualmente soggetta ad esercizio provvisorio, autorizzato dal tribunale di Lucca, finalizzato ad un completo rilancio dell’attività aziendale, attraverso la cessione di quest’ultima, nelle modalità stabilite dalla legge, a terzi soggetti imprenditoriali. Questa nuova gestione ovviamente è totalmente estranea alle contestazioni.