Nuovo divieto di balneazione, polemica in Versilia

10 luglio 2019 | 14:26
Share0
Nuovo divieto di balneazione, polemica in Versilia

Presenza di un batterio nelle acque della Versilia. Dopo i risultati delle analisi effettuate ieri (9 luglio) al Fiumetto, Arpat chiede ai comuni di attuare misure preventive alla balneazione per la presenza di Escherichia coli nelle acque alla foce della fossa dell’Abate. A scopo cautelativo il sindaco Alessandro Del Dotto ha emesso un’ordinanza di divieto di balneazione temporanea e ha chiesto ad Arpat di ripetere le misurazioni attraverso il meccanismo dell’inquinamento a breve durata.

“Questo ci testimonia – ha detto il primo cittadino – che la vigilanza e l’attenzione sul piano della balneazione devono essere ancora elevatissime. Determinante, in particolare, per le dinamiche di vita della Fossa dell’Abate è la realizzazione dei due spandenti a mare in più di cui si parla da oltre un anno e sui quali la Regione Toscana ha già messo a disposizione dei comuni di Viareggio e di Camaiore un co-finanziamento, co-finanziamento al quale il Comune di Camaiore ha dichiarato di compartecipare lasciando al Comune di Viareggioil compito di preparare gli atti per la relativa gara. È evidente l’urgenza di questo investimento”. Nel mentre il sindaco rimane in attesa degli esiti della sperimentazione svolta nelle foci fluviali da parte dell’Istituto superiore di sanità, con un sistema che coinvolge il Consorzio di bonifica, i comuni e gli enti vari nella regimazione delle acque che vanno a finire nei corsi d’acqua della Versilia. “Questo episodio resta comunque legato alle forti piogge registrate nella giornata di domenica che hanno in qualche modo guastato i rilievi –  conclude il pirmo cittadino -. Siamo comunque qui a lottare e a lavorare forte, ma anche a vigilare perché nessuno pensi di essere in vacanza o di stare meglio degli altri”.
Preoccupazioni che riguardano anche il sindaco di Pietrasanta Alberto Giovannetti, che subito ha richiesto analisi aggiuntive per capire la provenienza della materia inquinante. “Abbiamo già chiesto le controanalisi ad Arpat – afferma il primo cittadino – Si tratta, secondo noi, di un divieto dovuto ad un inquinamento di breve durata causato dal maltempo di martedì pomeriggio. Stiamo intrecciando i risultati delle analisi che ogni settimana facciamo in maniera indipendente e autonoma sui fossi e canali per capire la provenienza della carica batterica. Qualcuno dovrà rispondere di questi divieti e dei danni che il turismo è costretto a subire direttamente ed indirettamente”. Il sindaco di Pietrasanta chiede alla Regione di intervenire, potenziando depuratori e allacci per far fronte a questi problemi. “La responsabilità di questa emergenza è nelle mani della Regione Toscana che ha le competenze in materia di balneabilità e acque – afferma Alberto  Giovannetti – Il mare è la più importante motivazione turistica che abbiamo e la stiamo distruggendo. Non ci sono soluzioni nell’immediato, l’unica, il peracetico, non viene utilizzato. Tutti conosciamo le cause della presenza dei batteri fecali senza però avere il coraggio di intervenire, i depuratori vanno potenziati così come gli allacci. Questo c’è da fare ma non possono farlo i comuni. Dal 2015 ad oggi stati realizzati nel nostro comune 3,2 chilometri in più di rete fognaria. Tanti ma non sufficienti. Gaia Spa ha programmato, entro il 2023, altri 12,4 chilometri di rete nel nostro comune per completare il sistema di allaccio”. “Sono i tempi troppo lunghi per un comune che vive di turismo e mare –  conclude il primo cittadino di Pietrasanta -. La Regione Toscana deve tirare fuori i soldi se vuole risolvere questo problema che non riguarda solo noi ma tutto il sistema dei comuni costieri: da Carrara a Viareggio. Oggi con tutti i divieti che ci sono il problema non è più solo di Marina di Pietrasanta ma dell’intera costa tirrenica. È inutile poi fare gli ambiti turistici se non siamo in grado di avere acque senza divieti di balneazione. Il sistema è in tilt”.
“Il governatore Enrico Rossi, l’assessore regionale all’ambiente, Federica Fratoni ed il sindaco del Comune capofila per la sperimentazione, Alessandro Del Dotto dovrebbero avere la buona decenza di dimettersi”. A chiedere le dimissioni del presidente regionale e dell’assessore, e del primo cittadino di Camaiore che dal 2014 era a capo della sperimentazione dell’uso del peracetico è l’assessore al turismo del Comune di Pietrasanta, il senatore Massimo Mallegni. “Il sistema di disinfezione delle acque e di contrasto ai divieti di balneazione è affidato all’incapacità della Regione Toscana che ormai, anche da questo punto di vista, ha fallito. Gli impianti sono stati realizzati sulle foci dei fossi spendendo oltre un milione di euro della comunità e sono pronti per essere messi in funzione: uno sul fiume Fiumetto, Motrone e sulla Fossa dell’Abate. Con questi sistemi attivati e con un’attività di prevenzione che la Regione Toscana continua a far finta di non ritenere necessaria avremo potuto, e potremo evitare, la chiusura della balneazione e danni enormi all’economia del territorio con la distruzione quotidiana dei posti di lavoro. A questo punto le dimissioni di Rossi, Fratoni e Del Dotto dovrebbero essere scontate. È folle continuare a persistere quando è evidente la totale incapacità gestionale di queste tre figure che dovrebbero garantire la salubrità e balneabilità delle acque. La prossima primavera, per fortuna, segnerà la fine di un governo che ha bloccato lo sviluppo di una regione che potrebbe essere la prima in Italia in molti settori. La Regione Toscana è una rosa mai sbocciata. Dimostreremo anche a tutti i toscani che oggi non sono mai stati amministrati dal centrodestra, che il buongoverno è il centrodestra”.
Sul tema il commento dell’assessora regionale Fratoni: “Adesso – dice – c’è da mettere in campo ogni impegno per superare, e nel tempo più rapido possibile, questa situazione di criticità, per ridurre al minimo i disagi per gli ospiti e per gli operatori balneari in un momento importante della stagione turistica. Sono in contatto per questo con i sindaci, con i responsabili di Arpat e del Consorzio di bonifica. Deve essere chiaro che l’accordo di programma sottoscritto con i Comuni va avanti. La Regione ha cofinanziato gli interventi previsti sui depuratori, che verranno completati da Gaia nei prossimi mesi. Però, voglio dirlo con fermezza, occorre dare una forte accelerazione a questo processo, nel quale i Comuni devono proseguire con incisività nell’azione di verifica della funzionalità delle reti fognarie e di contrasto agli scarichi abusivi. Agli interventi avviati dal gestore e la cui conclusione è attesa nei prossimi mesi, la Regione affiancherà un ulteriore impegno: abbiamo già stanziato 200 mila euro, quale cofinanziamento, per la realizzazione di nuovi spandenti a mare in corrispondenza della Foce dell’Abate, in accordo con i Comuni di Camaiore e Viareggio. Sollecito i Comuni all’approvazione del protocollo al fine di dare rapida attuazione all’intervento”. “Ci vuole uno sforzo concorde di tutte le istituzioni – conclude Fratoni – La Regione svolgerà fino in fondo il suo ruolo di coordinamento”.
Poi la risposta diretta al sindaco di Pietrasanta: “”Se vuole, con il sindaco di Pietrasanta facciamo un po’ di ripasso sull’impegno della Regione per la gestione del ciclo delle acque, sulle risorse impegnate e sulle opere realizzate e su quelle già programmate. I soldi la Regione li ha ‘tirati fuori’, come dice Giovannetti con moderata eleganza”. “Penso – prosegue – che di fronte ad un problema, il compito delle istituzioni sia quello di operare in maniera concorde e costruttiva. Vedo che Giovannetti preferisce buttarla sulla polemica politica. Noi continuiamo a lavorare nell’interesse di tutte le comunità toscane”.