


di Roberto Salotti
E’ rimasta a lungo in silenzio, mentre osservava il via vai degli inquirenti dalla casa della sorella. Ilenia Franceschi, 44 anni, la figlia di Roberto, l’ex idraulico morto ieri dopo essere stato colpito con una coltellata al cuore (Leggi), è stata iscritta nel registro degli indagati con l’ipotesi di omicidio volontario. Torchiata per ore dal pm Salvatore Giannino e dagli investigatori del nucleo investigato dei carabinieri diretti dal tenente colonnello Dario Anfuso e dal maggiore Paolo Floris, si è difesa, dando la versione di un terribile incidente.
Un racconto che in queste ore è al vaglio degli inquirenti, che attendono risposte ed eventuali conferme dall’esito non soltanto dell’autopsia, che sarà eseguita lunedì mattina (15 luglio) dal medico legale Stefano Pierotti, ma anche dagli accertamenti del Racis e della scientifica sul coltello insanguinato con cui è stato ferito l’ex operaio della Cantoni e sugli abiti indossati dalla figlia Ilenia al momento della tragedia. L’obiettivo è di trovare eventuali conferme all’ipotesi di omicidio volontario, di cui la procura accusa la donna.
Tracce ematiche, la traiettoria e la profondità del fendente, confrontate con la “fotografia” della scena del dramma, fatta dalla scientifica aiuteranno gli inquirenti a chiudere il cerchio su quello che a tutti gli effetti appare un vero e proprio dramma familiare. Un dramma sfociato nel sangue, nel corso di una lite. L’ennesima, secondo quanto hanno ricostruito e ipotizzano i carabinieri, fra padre e figlia. Vecchie ruggini ma anche le difficoltà di vivere sotto lo stesso tetto, in una situazione non facile.
Tutte ipotesi comunque, ancora all’esame degli inquirenti. Che intendono – questa è la sensazione – attendere ulteriori riscontri prima di chiarire e definire meglio l’accusa e prendere eventualmente ulteriori provvedimenti.
L’inchiesta è ai suoi primi passi, ma il quadro appare, a meno di 24 ore dall’accaduto, abbastanza chiaro agli inquirenti. Una coltellata è stata inferta, ma la figlia disperata si difende. Agli investigatori avrebbe spiegato che mentre i due litigavano il padre le si è avvicinato. A quel punto, inavvertitamente e involontariamente, sarebbe accaduto l’irreparabile. Secondo il racconto della donna il ferimento del padre sarebbe però stato involontario: l’ex operaio della Cantoni si sarebbe avvicinato velocemente alla donna, che era intenta a tagliare delle verdure per la cena su un tavolo in cucina. Franceschi, ferito al torace, ha iniziato a gridare: si è diretto alla porta di casa ed è uscito nella corte. Con le sue ultime forze ha iniziato a gridare: “Chiamate la Misericordia” (Leggi). Poco dopo un vicino ha notato la figlia Ilenia affacciarsi alla finestra: “Sì, presto, chiamate aiuto, chiamate aiuto”, avrebbe detto più volte la figlia descritta come sconvolta e sotto choc. Si è mossa così la macchina dei soccorsi, una volta chiamato il 118. Erano le 18,05 di ieri (12 luglio): le condizioni dell’uomo sono apparse subito disperate ai sanitari ma è stato inutile il tentativo di rianimare Franceschi. Gli è stato praticato il massaggio cardiaco e un drenaggio addominale: tutto inutile. L’anziano padre di Ilenia, 70 anni, è morto nell’ambulanza della Croce Verde di Lucca. Lei, dopo essere stata interrogata per ora fino a notte inoltrata, è rimasta a casa della sorella Monia, mentre l’abitazione dove viveva con Roberto e la madre Marta è stata sottoposta a sequestro dalla procura.