Rapine e furti, condannato a 7 anni e 9 mesi

24 luglio 2019 | 13:19
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Rapine e furti, condannato a 7 anni e 9 mesi

Il tribunale di Pisa ha condannato a 7 anni e 9 mesi di reclusione il cittadino albanese Ardian Plaku, 25 anni, accusato di oltre diciassette fra furti e rapine commesse nella primavera del 2016 nella città della Torre pendente, a Lucca e in altri centri vicini.

L’uomo è stato incastrato dalle indagini della squadra mobile pisana, diretta dalla locale Procura della Repubblica (titolare del fascicolo il pm Giovanni Porpora), che attraverso una fitta e complessa rete di investigazioni, supportata da attività tecniche d’intercettazione, analisi di tabulati telefonici e sistemi di videosorveglianza dislocati sul territorio nonché continui pedinamenti, ha permesso di ricostruire nel dettaglio le azioni criminale di Plaku che agiva con un gruppo di complici. Proprio nell’ambito delle indagini, il 27 maggio 2016 la banda venne arrestato dalla polizia che ne osservava oramai le mosse, dopo alcuni furti in abitazione e presso esercizi commerciali commessi in quella stessa nottata. All’epoca venne recuperato svariato materiale, frutto di altri colpi messi a segno dalla banda e poi restituito agli aventi diritto. Risaltò nell’ambito delle indagini come la parola ‘lavoro’ pronunciata dai banditi, fosse sempre intesa come univoco segnale per uscire nottetempo al fine di delinquere. Tra i vari capi d’accusa (oltre diciassette fra furti e rapine) risaltano la rapina alla Sanipharm di Vecchiano, quella all’Oasi del Carburante, in via del Brennero, armati di pistole e coltelli; svariati colpi nelle abitazioni ed esercizi commerciali, senza curarsi minimamente degli allarmi che entravano in funzione dopo l’irruzione. Fra l’altro nel mese di aprile 2016 a seguito di alcuni furti commessi nella provincia di Lucca al fine di guadagnarsi la fuga i componenti della banda che viaggiavano su un’auto rubata speronarono una volante della polizia, cercando di investire un operatore che aveva tentato invano di fermarli.

v. b.