Bivacchi all’ex Telecom, sindaco ordina chiusura

29 agosto 2019 | 10:01
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Bivacchi all’ex Telecom, sindaco ordina chiusura

Blitz all’ex Telecom. Nei giorni scorsi agenti di polizia e uomini della squadra antidegrado della polizia locale di Viareggio hanno effettuato un controllo nei locali di via Aurelia, dopo le sempre più numerose proteste dei residenti per l’andirivieni di cittadini clandestini che vi si rifugiano per trascorrere la notte.
Agli occhi del personale operante si è presentato uno spettacolo a dir poco inquietante. Per accedere allo stabile erano stati divelti degli elementi in ferro. Il sopralluogo ha consentito di rilevare una situazione di estremo degrado igienico sanitario, con presenza di enormi quantità di rifiuti solidi rinvenuti sia al piano terra sia al primo piano; stanze adibite a dormitori, bombole del gas vuote, centinaia di bottiglie, materassi, valigie, vestiario, escrementi, residui di cibo, vecchi ed inutilizzabili apparecchi elettronici.

In mancanza delle adeguate misure di sicurezza dalla proprietà il sindaco di Viareggio oggi (29 agosto) ha emesso una ordinanza per motivi igienico-sanitari, notificata al proprietario, ordinando la chiusura del fabbricato.
L’attività rientra nella strategia già iniziata nella scorsa primavera (con le sospensioni delle licenze degli alberghi e stabilimenti balneari che davano possibilità di pernottare a stranieri irregolari) finalizzata a scoraggiare la presenza di attività illecite in zona.
Tolleranza zero, dunque, per chi agevola la permanenza sul territorio, in qualsiasi forma, di pusher con il coinvolgimento degli uffici competenti, saranno intraprese nei prossimi giorni in numerosi stabili dismessi sul territorio di Viareggio.
La normativa consente, se le strutture non sono messe in sicurezza, il sequestro ai fini di confisca e la denuncia del titolare per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

L’ordinanza del sindaco
Bonifica immediata dello stabile della ex Telecom: il sindaco Giorgio Del Ghingaro ha firmato l’ordinanza nella quale si impone al legale rappresentante della società proprietaria dell’immobile di provvedere alla rimozione dei rifiuti, sanificazione degli ambienti, chiusura degli accessi e della recinzione entro 30 giorni dal ricevimento dell’atto (notificato questa mattina, 29 agosto).
“Il lavoro congiunto di polizia municipale e polizia di stato ha evidenziato come tutto lo stabile fosse ormai in condizioni fatiscenti – commenta il sindaco Del Ghingaro -: mancavano le più elementari condizioni di igiene con intere stanze piene di macerie e di immondizie”.
Durante il sopralluogo delle forze dell’ordine, all’interno dell’immobile sono stati rinvenuti anche 7 giacigli di fortuna, materassi, valigie, vestiti, resti di cibo, apparecchi elettronici ed escrementi: tutto è stato adeguatamente messo a verbale dagli agenti.
“Ringrazio il commissario Mariconda e la comandante Pagni per il gran lavoro e per il continuo coordinamento con il quale portano avanti gli interventi – continua il primo cittadino -: l’attenzione sulla città è alta, nuovi provvedimenti arriveranno per altre zona della città che versano in stato di abbandono”.
“Il rispetto delle regole e della legalità deve essere una priorità per tutti – conclude il primo cittadino – imprescindibile a maggior ragione quando di mezzo ci sono la libertà e la salute dei cittadini”.