Furti sulla costa, tre in manette

18 settembre 2019 | 11:23
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Furti sulla costa, tre in manette

Furti fra Viareggio, Pisa e Livorno, arrestati in tre dopo un’operazione dei carabinieri di Massarosa.
L’accusa è di furto aggravato in concorso per i tre soggetti di origine sinti presi al termine delle indagini a seguito di numerosi episodi di furto avvenuti tra novembre 2018 e marzo 2019 tra Viareggio, Massarosa, Pisa e Livorno.

Nei confronti dei tre, infatti, la procura della Repubblica di Lucca, che ha accolto le risultanze investigative dei Carabinieri, supportate da molteplici indizi, ha richiesto ed ottenuto un’ordinanza di applicazione di misura cautelare firmata dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Lucca.
I tre in manette hanno 24, 37 e 27 anni (T.P., T.R. e F.R. le loro iniziali) e sono tutti già noti alle forze di polizia.
In tutto sono nove gli episodi di furto ricostruiti dai carabinieri nel corso delle indagini ed addebitati a vario titolo agli indagati. In particolar un furto in negozio di biciclette di Massarosa in cui, dopo che uno degli indagati distraeva il proprietario del negozi, un altro asportava una mountain bike elettrica di oltre 2mila euro, allontanandosi poi a bordo di un veicolo sul quale attendeva il terzo complice; un furto di un’autovettura di grossa cilindrata parcheggiata nel parcheggio di un autolavaggio di Massarosa con le chiavi inserite, poi ritrovata a Pisa; sei furti, tra Massarosa, Pisa e Livorno, in cui gli indagati, in concorso con altre persone al momento ignote, con destrezza, aprivano lo sportello lato passeggero di auto in marcia ed asportavano le borse appoggiate sul sedile; un furto all’interno di un’officina di Viareggio: dopo aver forzato il lucchetto della porta di ingresso, nell’occasione, T.P. si impossessava di una moto da cross del valore di oltre 2mila euro e di alcune apparecchiature tecniche.
Gli elementi raccolti ed i successivi riconoscimenti da parte delle vittime e dei testimoni, hanno permesso ai carabinieri di fornire all’autorità giudiziaria, che ha coordinato i vari momenti evolutivi dell’attività investigativa, i gravi indizi di colpevolezza acquisiti, tanto da consentire la richiesta di un provvedimento di custodia cautelare che ha permesso la cattura dei tre malviventi che ora si trovano nei carceri di Latina e Lucca e, per T.R., agli arresti domiciliari.